Serbia, viaggio a Repusnica: il villaggio fantasma [GALLERY]

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Repusnica era una volta un vivace villaggio di montagna alle pendici del Monte Stara Planina nel cuore dei Balcani: si trova nel Sud/Est della Serbia, vicino al confine con la Bulgaria. Adesso le sue case sono chiuse e nessuno cammina più in quelle strade: le autorità hanno “chiuso” il villaggio nel 1998 a causa dello spopolamento causato dall’emigrazione verso le città. Da qui molti sono andati all’estero, anche in Italia. Il grande esodo collegato alle guerre degli anni ’90 ha fatto il resto.

In molti villaggi vicini la situazione è analoga: ce ne sono alcuni in cui è rimasta una stoica coppia di anziani, o addirittura una persona sola. Le strade sono tornate mulattiere. Sono rimasti solo gli anziani, mentre gli altri hanno cercato un futuro migliore altrove.

Tra il 2002 e il 2011 la Serbia ha perso oltre 377.000 persone, il 5% della sua popolazione. Una situazione analoga anche ad altri Paesi dei Balcani. La maggioranza, nel vicino centro abitato di Knjazevac. Oggi il Paese è abitato dallo stesso numero di persone che ci vivevano dopo la fine della prima guerra mondiale, un secolo fa.

Inutili sono gli incentivi del governo per convincere i giovani a rimanere in questi villaggi.

Nel 2015 un funzionario dei diritti umani nominato dal parlamento aveva proposto di accogliere in questi villaggi abbandonati gli immigrati che inondano i Balcani dal Medio Oriente, ma la proposta non è mai stata concretizzata.

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