Siccità, situazione critica a Roma: Tevere in secca, il fiume della Capitale è ai minimi storici [FOTO]

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Il fiume Tevere è ai suoi minimi storici. L’idrometro di Porto di Ripetta, dove l’autorità di Bacino del fiume Tevere esegue un costante monitoraggio del livello e della portata del corso d’acqua, con aggiornamenti ogni 30 minuti, segna 4 metri e 73 centimetri ed è in costante calo. Un livello del fiume basso, spiegano gli esperti, non soltanto è pericoloso per la navigazione perché porta in superficie materiali che erano depositati nel letto del corso d’acqua, come rami, tronchi, oggetti di plastiche, pietre e sporcizia, ma soprattutto perché peggiora la qualità dell’acqua diminuendo l’ossigenazione e creando problemi all’intero ecosistema. Secondo una classificazione della stessa Autorità di Bacino, si può parlare di “piene” ordinarie quando il Tevere si trova tra i 10 ed 13 metri, “straordinarie” tra i 13 e i 16 metri ed “eccezionali” se i livelli misurati sono superiori ai 16 metri. La portata del fiume è quindi in questo momento inferiore della metà rispetto alla norma. 

Intanto per l’approvvigionamento idrico dei prossimi giorni si spera nella pioggia. Il piano di riduzione controllata della pressione d’acqua in orario notturno in 90 zone di Roma deciso dall’Acea potrebbe essere rinviato e non partire da lunedì prossimo, giorno in cui è previsto il rientro dei romani dalle ferie, soltanto in caso di significative precipitazioni nel weekend. A Roma, infatti, non cade neanche una goccia di pioggia da oltre 100 giorni, quasi quattro mesi. E in attesa della pioggia la macchina organizzativa per mettere a punto il piano prosegue, soprattutto sul versante degli ospedali. “I tecnici di Acea Ato 2 – ha spiegato il presidente di Acea Ato 2 Paolo Saccani a Uno Mattina – stanno interloquendo da un mese circa con i tecnici dei presidi ospedalieri. Le criticita’ riguardano una decina di ospedali per cui ci siamo attivati e ci stiamo attivando, sia per una modifica dei punti di fornitura per permettere l’allaccio di un autobotte, sia per l’installazione di punti di misurazione della pressione per avere 24 ore su 24 la situazione sotto controllo. Sono ragionevolmente convinto che agli ospedali l’acqua non manchera'”. Parlando invece del problema del lago di Bracciano Sacconi e’ convinto che il suo abbassamento “non era rappresentato solo da Acea. Un dato su tutti: noi dal 12 agosto abbiamo interrotto ogni derivazione dal lago di Bracciano. Noi stiamo derivando zero litri in questo momento e il lago di Bracciano continua a scendere di livello. C’e’ l’effetto dell’evaporazione e probabilmente qualcos’altro e credo che l’indagine dei carabinieri sia significativa da questo punto di vista” ha aggiunto riferendosi all’inchiesta della magistratura e del Noe che ieri hanno indagato 20 persone e sequestrato 20 allacci abusivi. Ma il messaggio di Sacconi e’ stato chiaro: “Se avessimo a disposizione Bracciano il problema dell’emergenza non ci sarebbe”.

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