Storiche nevicate sulle coste della Spagna sud-orientale, fiocchi persino su Murcia e Alicante [GALLERY]

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Quella di ieri è stata una giornata storica per molte località della Spagna orientale, che dopo vari decenni di attesa hanno rivisto la neve depositarsi in luoghi davvero insoliti. Persino in alcune spiagge della Comunitat Valenciana e della Comunitat Murciana, dove la neve è più che rara che sulle coste della Sicilia. Anche per merito della locale e complessa orografia che molto spesso, durante le grandi ondate di freddo, inficia le precipitazioni. Delle bellissime quanto spettacolari nevicate hanno imbiancato le provincie di Valencia, Alicante e Murcia, dove la neve, localmente, si è spinta fin sul litorale. Qualche fiocco di neve, misto alla pioggia, si è visto pure sulla città di Murcia mentre dei rovesci di gragnola, piuttosto sporadici, si sono visti sul valenciano e sul tratto di costa a sud dell’importante città spagnola. Ben più abbondanti le nevicate che hanno interessato le aree più interne dell’Andalucia orientale e della Comunitat Valenciana, con monti e colline interamente rivestite di bianco.

Ma nelle prossime ore non si possono escludere delle “sorprese” nevose pure nel profondo sud-est della Spagna, col rischio di fioccate persino fra Siviglia e Cordoba, dove al momento registriamo temperature di appena +1°C +2°C. Questa intensa avvezione fredda che ha colpito la Spagna orientale, dalla Catalogna fino all’Andalucia, si è sviluppata lungo il bordo più meridionale del promontorio anticiclonico delle Azzorre che dal vicino Atlantico ha esteso un proprio cuneo in direzione della Polonia e del mar Baltico, continuando a spingersi in moto “retrogrado” alla base della suddetta struttura anticiclonica.

Ebbene, nella giornata di ieri, l’aria molto fredda continentale, dopo aver attraversato la Mitteleuropa, a nord delle Alpi, ha raggiunto la Francia e l’area pirenaica, dove è giunta l’isoterma di -8°C alla quota di 850 hpa, generando un brusco raffreddamento. Una parte dell’aria fredda è riuscita ad incanalarsi all’interno della valle del Rodano, tracimando sotto forma di intensi venti di “mistral” fin sul Mediterraneo centro-occidentale, dirigendosi verso il mare delle Baleari, interessando persino le coste della Catalogna, raggiunta da una sostenuta ventilazione da N-NE che ha permesso all’aria fredda nei bassi strati di scivolare fin sul Golfo di Valencia, alimentando un processo “baroclino” che ha alimentato la profonda depressione in azione sul basso Tirreno.

La fredda ventilazione da N-NE, contenente l’aria fredda di origine polare continentale, a contatto con l’aria più mite mediterranea, ha dato origine ad una estesa nuvolosità che si è estesa fin sul mar di Alboran e sulle coste del murciano, dove si sono verificate delle precipitazioni che hanno assunto carattere nevoso fino a quote di bassa collina, e localmente, nei rovesci più intensi, fin sui litorali. Difatti questa è la situazione sinottica per vedere intense nevicate fin sulle coste spagnole orientale, allorquando l’aria gelida di natura continentale che esce dal Rodano (tramite il “mistral”) si intrufola verso le coste della Spagna orientale con una ventilazione che piega più da N-NE e NE nei bassi strati.

Aria fredda che quindi, prima di raggiungere le coste spagnole, tende ad umidificarsi negli strati più bassi, favorendo lo sviluppo di nubi basse (dato il contrasto dell’aria fredda con le più tiepide acque superficiali del Mediterraneo), capaci però di apportare delle precipitazioni di moderata intensità. Nella mattinata di ieri le bande nuvolose che si sono sviluppate fra il mare a sud delle Baleari e il settore più settentrionale del mar di Albora, a seguito dei forti contrasti termici che si sono venuti a creare tra l’aria molto fredda in sfondamento dalla valle del Rodano sopra la più tiepida superficie marina, sono state spinte dai venti nord-orientali in direzione delle coste del valenciano, della provincia di Alicante e del murciano, dove si sono verificate delle nevicate, con una temperatura di circa +2°C, scesa fino a +1°C durante la fase più intensa della precipitazione.

Le temperature molto basse, con uno “zero termico” sceso fino a quote basso collinari a ridosso della costa valenciana, ha permesso alla neve di raggiungere le aree marittime, riuscendo in qualche caso persino a depositarsi sulle spiagge, lasciando un sottilissimo velo bianco, come è successo non lontano da Alicante sulla playa de Denia. Delle fioccate svolazzanti, spinte dal vento moderato da N-NE e NE, hanno interessato anche i principali capoluoghi della Spagna sud-orientale, a parte Siviglia e la città di Cordoba. Qualche fiocco di neve, piuttosto umido, nel corso della serata di ieri è riuscito a spingersi fino alle porte della città di Malaga, nel profondo sud della Spagna, dove la colonnina di mercurio è sprofondata fino a +3°C.

Le alture alle spalle di Malaga invece sono state ammantate per bene dalla “dama bianca”, come non si ricorda da parecchio tempo. Neve che invece è caduta abbondante sui rilievi dell’entroterra, così come lungo il versante settentrionale dei Pirenei, direttamente investiti dal flusso di aria molto fredda, d’estrazione continentale, che si è diretto sulla Spagna nord-orientale. Qui i freddi venti da NE e N-NE provenienti dalla Francia hanno addossato una compatta nuvolosità da “stau” (sbarramento orografico), per l’effetto “trampolino” degli stessi contrafforti montuosi (i quali costringono l’aria fredda a sollevarsi verso l’alto raggiungendo velocemente la saturazione), che ha dato luogo a precipitazioni sparse risultate nevose fin quasi al piano. Già a partire dalle prossime ore pero dallo Stretto di Gibilterra entreranno masse d’aria più umide dall’Atlantico, con l’inserimento nei medi e bassi strati di correnti da O-NO e Ovest che favoriranno un graduale aumento delle temperature.

Questa ventilazione occidentale, in entrata dallo Stretto di Gibilterra, raggiungerà le coste sud-orientali spagnole sotto forma di venti di caduta dall’entroterra montuoso. I venti di caduta (effetto favonico) faranno diminuire il valore dell’umidità relativa, determinando al contempo un repentino aumento termico imposto dalla “compressione adiabatica” (le masse d’aria abbassandosi di quota si comprimono notevolmente) prodotta dalle raffiche di vento di caduta dalle montagne dell’entroterra. Ciò favorirà un rapido aumento delle temperature che si porteranno su valori di oltre +10°C. Aumento termico che contribuirà anche a fondere molto rapidamente il manto nevoso caduto sulle colline della costa sud-orientale spagnola.

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