Il “terremoto fantasma” della scorsa notte in Emilia Romagna: il dato del Centro Europeo e quello INGV, ecco cos’è successo davvero

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MeteoWeb

La scorsa notte abbiamo pubblicato la notizia di un terremoto di magnitudo 4.1 in Emilia Romagna con epicentro a Pavullo nel Frignano in provincia di Modena alle 00:56, specificando nello stesso articolo che si trattava dei dati ufficiali diffusi dal CSEM (Centro Sismico Euro/Mediterraneo), noto e autorevole raccoglitore europeo dei dati sismici in tempo reale, e che ancora attendevamo la conferma dell’INGV.

Com’è noto, l’INGV non pubblica il dato automatico dei terremoti: per questo motivo dopo ogni scossa devono passare 15, 20, in alcuni casi anche 25 minuti prima di avere il dato ufficiale INGV. Invece il Centro Sismico Euro/Mediterraneo pubblica il dato automatico, fornendo tutte le informazioni di ogni terremoto in grande anticipo rispetto all’INGV, in molti casi addirittura 4-5 minuti dopo la scossa, o al massimo entro 7-8 minuti da ogni movimento sismico. Ad esempio per il forte terremoto di ieri mattina al Centro Italia, pochi minuti dopo la scossa il CSEM aveva fornito un dato di magnitudo 6.6, poi rivelatosi molto affidabile. L’INGV oltre 15 minuti dopo del CSEM ha fornito un dato di 6.1, ricalcolato a 6.5 dopo un’ora dalla scossa.

L’INGV da anni lavora alla pubblicazione dei dati automatici, che fornirebbero indicazioni molto più veloci e istantanee sui terremoti, ma non è ancora riuscito a sviluppare un sistema che garantisca l’affidabilità totale del servizio automatico, quindi ha ancora preferito attendere. Ecco perchè, pur pubblicando spesso e volentieri le notizie dei terremoti automatici, aspettiamo comunque sempre il dato dell’INGV considerandolo l’unico “ufficiale” per l’Italia.

Infatti pubblicando il dato automatico può capitare (seppur di rado) di incappare in alcuni errori di sistema: infatti la scossa delle 00:56 di stanotte non è stata di magnitudo 4.1 sull’Appennino Tosco/Emiliano, a Pavullo nel Frignano, bensì è stata una scossa di magnitudo 3.6 tra Perugia e Macerata, nell’Appennino Umbro/Marchigiano, nella stessa zona del forte sisma che da ormai oltre due mesi sta scuotendo l’Italia centrale (vedi mappe a corredo dell’articolo nella gallery). Evidentemente il dato automatico è arrivato con degli errori di localizzazione, e questo ha anche sballato (verso l’alto) la magnitudo. Il CSEM stamattina ha ricalcolato la magnitudo aggiornandola a 3.6, ma confermando la localizzazione sull’Appennino emiliano (vedi mappe a corredo dell’articolo nella gallery o link originario). Si tratta di un errore, dovuto all’automatismo dei dati. La scossa c’è stata, alle 00:56 sull’Appennino, ma è stata tra Umbria e Marche ed è stata di magnitudo 3.6 (dato INGV ufficiale). Nessun terremoto, quindi, in Emilia Romagna dove in effetti nessuno ha sentito la terra tremare.

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