Terremoto, gli ultimi aggiornamenti sull’esondazione del fiume Nera [FOTO]

  • Il fiume Nera cambia percorso in seguito al terremoto del 30 ottobre 2016
  • Il fiume Nera cambia percorso in seguito al terremoto del 30 ottobre 2016
/
MeteoWeb

Nonostante la pioggia, anche intensa, resta sostanzialmente stabile il livello di esondazione del fiume Nera alla periferia di Visso, dove una frana abbattutasi domenica 30 ottobre in seguito al forte Terremoto ha in parte ostruito – con grossi macigni – l’alveo del corso d’acqua che poi all’altezza di Narni-Amelia confluisce nel Tevere. I militari dell’Esercito che sin dalla mattina del 27 ottobre sono a Visso per assistere (anche con una cucina da campo e tende riscaldate) la popolazione sfollata continuano a monitorare il fiume che ha invaso un tratto della provinciale 209 ‘della Valnerina’ che collega con Norcia, interrompendo cosi’ la viabilita’ su questo importante asse stradale che unisce l’Appennino marchigiano con quelle umbro. L’acqua del fiume riesce a scorrere in buona parte lungo il suo corso e lungo la stessa strada, incanalandosi nella galleria fluviale che e’ situata piu’ a valle. I rilievi dei militari e degli specialisti proseguono non solo per tenere sotto osservazione il livello di esondazione del fiume – che comunque difficilmente arriverebbe all’abitato, peraltro devastato dai due terremoti, perche’ la strada e’ in salita – ma anche per individuare il modo in cui operare per liberare l’area dai grossi macigni. E il tutto da farsi in condizioni di massima sicurezza perche’ dal vicino costone di montagna c’e’ sempre il rischio che si generino altre frane in seguito a scosse sismiche piu’ forti di quelle di ieri o oggi. Da segnalare inoltre che i militari la scorsa notte, proprio in conseguenza delle piogge abbondanti in zona, la scorsa notte hanno provveduto ad alzare con sacchetti di sabbia gli argini del fiume a Castelsantangelo sul Nera, altro centro dell’Appennino marchigiano nell’epicentro del Terremoto e pressoche’ distrutto e che si trova a monte di Visso. Una misura precauzionale, anche se poi il livello del fiume non e’ salito e quindi gli argini originari sono stati sufficienti a tenere l’acqua nell’alveo.

Condividi