Terremoto in Nepal, escursionista modenese: “Ho rivissuto lo stesso terrore del 2012 in Emilia” [FOTO]

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“Ho gridato implorando che tutto finisse al più presto, ma non smetteva mai”

“Ho rivissuto lo stesso terrore del 2012, che ancora non sono riuscita a dimenticare. Ho gridato implorando che tutto finisse al piu’ presto, ma non smetteva mai”. Annalisa Cavani, escursionista 30enne di Modena che si trovava a Kathmandu quando il sisma ha devastato il Paese e che ieri e’ rientrata in Italia, era a casa nel maggio 2012 quando il terremoto devasto’ anche la sua provincia, portando morte e distruzione. Tre anni dopo, la terra ha nuovamente tremato sotto i suoi piedi in Nepal.

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“E’ stato fortissimo e infinito – racconta all’edizione cittadina del Resto del Carlino – Ero al terzo piano del mio hotel Holy Himalaya, a 40 km circa dall’epicentro. Stavo facendo i bagagli, perche’ la sera stessa avrei dovuto prendere il volo di ritorno. Ero sola in stanza e all’improvviso ho sentito il boato; sono ripiombata con la mente al 29 maggio”. “Durante la scossa – ricorda – mi sono riparata sotto il lavandino della toilette. Temevo che la struttura non reggesse, ma fortunatamente era in cemento armato. Sono rimasta per momenti interminabili sotto quel lavandino, perche’ le scosse si fermavano, poi riprendevano e sentivo tutte quelle persone urlare. Istintivamente, il 29 maggio 2012, scappai in strada. Questa volta sono riuscita a non perdere il controllo”. “Occorre avere grande rispetto di quel popolo – conclude – che, nonostante la tragicita’ del momento, ci ha aiutato moltissimo”.

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