Terremoto Ischia, disperazione tra le macerie: morti, dispersi e 26 feriti di cui 2 gravi [LIVE]

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E’ una tragedia. Un’altra, l’ennesima dell’Italia terremotata. Almeno due morti, 26 feriti di cui due in pericolo di vita e portati all’ospedale Cardarelli di Napoli, una decina di dispersi: e’ il drammatico bilancio del terremoto di magnitudo 4,0 (secondo l’INGV) che ha trasformato una tranquilla serata estiva in incubo per le 250.000 persone che si trovano a Ischia, invasa dai turisti come ogni agosto. La scossa, registrata a una profondita’ di appena cinque chilometri, ha causato il crollo di almeno sette palazzi a Casamicciola, gia’ teatro di un disastroso sisma nel 1983 che causo’ 2.300 morti. C’e’ stato un boato seguito da un lungo moto sussultorio che ha spaventato la gente, riversatasi per le strade. C’e’ stato anche un blackout nella zona di Ischia Porto. Dopo pochi minuti sono arrivate le prime notizie dei crolli e dei dispersi.

Una donna anziana e’ morta a Casamicciola dopo essere stata colpita dai calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio. Nello stesso comune e’ crollata un’altra chiesa e una palazzina abitata da un nucleo familiare di sette persone. Due adulti, un uomo e una donna, sono stati tratti in salvo e si lavora alacremente per estrarre tre bambini (uno di appena sette mesi) con i quali e’ stato stabilito contatto visivo.

Le unita’ cinofile dei vigili del fuoco sono appena giunte in Piazza Maio a Casamicciola, nell’isola d’Ischia, la zona che risulta essere la piu’ colpita dalla scossa di terremoto di ieri sera e sono entrare subito in azione. Si continua a lavorare, dunque, per estrarre le persone sepolte (tre bambini) e per individuare quelle che risultano disperse.

Un’altra donna anziana e’ stata salvata in una zona diversa. L’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno e’ stato evacuato dopo l’individuazione di alcune crepe, ad eccezione di cinque pazienti intubati. Da Napoli sono partiti traghetti con volontari e squadre di soccorso mentre i feriti piu’ gravi venivano portati in via mare e in eliambulanza all’ospedale Cardarelli di Napoli che era stato allertato. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nella notte si e’ recato nella sede della Protezione civile per prendere parte al Comitato Operativo. “Non e’ normale che un terremoto simile determini crolli di edifici ed evacuazione di ospedali”, ha denunciato Egidio Grasso, presidente dell’Ordine dei geologi della Campania, “le cause potrebbero essere ricercate negli effetti di amplificazioni sismiche locali o nelle costruzioni abusive realizzate senza alcuna verifica sismica”.

“E’ stato mobilitato tutto il dispositivo dei vigili del fuoco, con arrivi dalla Puglia, dalla Calabria e dal Lazio. Un centinaio di unita’ prima dell’alba saranno operative sul luogo”. Lo ha detto il prefetto Bruno Frattasi, capo dipartimento dei Vigili del fuoco, in una conferenza stampa assieme al capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, per fare il punto della situazione sul terremoto che ha colpito Ischia, sottolineando che “sono arrivate altre 20 unita’ di rinforzo da Napoli”. “E’ importante – ha sottolineato far arrivare sul posto unita’ addestrate alla ricerca sotto macerie. Un’unita’ addestrata e’ partita da Pratica di Mare; per un’altra dalla Toscana stiamo mobilitando anche i mezzi dell’Esercito, per farla arrivare nel piu’ breve tempo possibile”.

Nessun paziente e nessun operatore dell’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno, evacuato dopo il terremoto che ha colpito Ischia, e’ rimasto ferito. Lo riferisce in una nota l’Asl di Napoli 2 Nord, precisando che al momento vengono assisititi circa 60 pazienti gia’ in precedenza in degenza presso il Rizzoli e 26 persone feritesi a seguito della scossa. I chirurghi sono riusciti a chiudere gli interventi in corso. Al momento viene utilizzato solo il piano terra della struttura per garantire l’attivita’ di radiologia diagnostica e i laboratori di analisi. Inoltre, restano ospitati nel reparto di rianimazione i pazienti che sono in attesa di essere trasferiti attraverso il ponte aereo allestito dal servizio di elisoccorso. I degenti meno gravi sono stati rivalutati e dimessi, gli altri sono stati spostati provvisoriamente in spazi antistanti l’ospedale in attesa che le protezione civile allestisca nelle prossime ore un ospedale da campo. Tutto il personale e’ stato richiamato in servizio, annullando permessi e ferie. Gia’ prima di questo provvedimento, tuttavia – precisa la nota – gran parte dei medici, degli infermieri e del personale tecnico si era gia’ recato in ospedale rendendosi disponibile. Il personale dell’ospedale sta lavorando temendo di dover accogliere un piu’ elevato numero di feriti. Il direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord Antonio d’Amore si sta recando sull’isola. In una nota l’Asl Napoli 2 Nord precisa che “per precauzione e’ stato evacuato l’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno. Nessun paziente e nessun operatore e’ rimasto ferito. I chirurghi sono riusciti a chiudere gli interventi in corso”. Al momento, prosegue la nota, “viene utilizzato solo il piano terra della struttura per garantire l’attivita’ di radiologia diagnostica e i laboratori di analisi. Inoltre, restano ospitati nel reparto di rianimazione i pazienti che sono in attesa di essere trasferiti attraverso il ponte aereo allestito dal servizio di elisoccorso. I degenti meno gravi sono stati rivalutati e dimessi, gli altri sono stati spostati provvisoriamente in spazi antistanti l’ospedale in attesa che le protezione civile allestisca nelle prossime ore un ospedale da campo. Al momento vengono assisititi circa 60 pazienti gia’ in precedenza in degenza presso il Rizzoli e 26 persone feritesi a seguito della scossa”. “Tutto il personale e’ stato richiamato in servizio, annullando permessi e ferie. Gia’ prima di questo provvedimento, tuttavia, gran parte dei medici, degli infermieri e del personale tecnico si era gia’ recato in ospedale rendendosi disponibile. Il Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord Antonio d’Amore si sta recando sull’isola.

Terremoto Ischia, De Luca: “nervi saldi, questo è il momento di salvare vite”

“Questo e’ il momento di salvare vite, non di altro. E sul fronte dei soccorsi stiamo producendo insieme a tutte le forze dell’ordine e alle istituzioni nazionali e locali il massimo sforzo”. Cosi’ il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervistato da Radio 1 Rai. “Ho parlato anche con il sindaco di Casamicciola – ha aggiunto – a tal proposito c’e’ molta preoccupazione, soprattutto tra i turisti e i villeggianti che provano a lasciare istintivamente l’isola in questi momenti, ma bisogna mantenere i nervi saldi. Ci saranno da domani anche altri problemi, adesso bisogna affrontare l’emergenza”.”Alla prima notizia della scossa, e’ stato immediatamente attivato il coordinamento tra le centrali operative di Roma e della Campania. Il presidente del Consiglio ci ha contattato da subito per avere informazioni – ha aggiunto – Ad ora abbiamo notizie di un bilancio pesante, soprattutto per la parte alta di Casamicciola”. “Dal punto di vista sanitario abbiamo lavorato per coordinare gli interventi con una linea diretta tra 118 e centrale della protezione civile. E per preparare il trasferimento dei pazienti piu’ gravi al Cardarelli di Napoli o in altre strutture e, a breve, allestiremo un ospedale da campo per una emergenza che puo’ diventare ancora piu’ grande. Mobilitati – ha concluso – tutti i mezzi, dai traghetti, alle idroambulanze, agli elicotteri”.

Terremoto Ischia, soccorritori in arrivo da Napoli in traghetto

Nel Comune di Ischia per il momento non si registrano danni gravi a cose o persone, purtroppo da Casamicciola giungono notizie di vittime“. Il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, lo dice interpellato al telefono sulla scossa che ha colpito l’isola. “Sta arrivando da Napoli un traghetto carico di auto della polizia e di mezzi dei vigili del fuoco per contribuire ai soccorsi, mentre per ora non sono previste corse speciali in partenza per Napoli“, aggiunge, smentendo alcune voci che si sono diffuse in serata.

Terremoto Ischia, corse di traghetti straordinarie per evacuare le persone

Per evacuare coloro che intendono lasciare l’isola d’Ischia dopo il terremoto e’ stato predisposto a Casamicciola un traghetto che puo’ trasportare mille persone. Lo ha detto il capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, aggiungendo che sono stati anche attivati due traghetti ad IschiaPorto, da 650 persone ciascuno. Elicotteri del 118, ha proseguito Borrelli, hanno trasportato a Napoli 5 pazienti che si trovavano nell’ospedale di Lacco Ameno, che e’ stato evacuato per verifiche strutturali. Un traghetto con un contingente di soccorritori, anche team con unita’ cinofile, e’ giunto poco fa sull’isola.

Terremoto Ischia, le testimonianze

 “Ero in casa e all’improvviso ha iniziato a crollare tutto, i mobili, gli oggetti. La casa vicino alla mia all’improvviso non c’era piu’. E’ la cosa piu’ brutta che mi sia mai capitata”. Maddalena vive da qualche anno a Ischia, abita a Casamicciola, a pochi passi dalla casa crollata per la scossa di terremoto di questa sera. La protezione civile l’ha riaccompagnata a casa per mettere poche cose in un trolley, il suo appartamento e’ lesionato, questa notte si fara’ ospitare da amici. Mentre si allontana, racconta i momenti della scossa: “Ha iniziato a tremare tutto, andava tutto giu’, tutta la cucina, tutto. Io sono uscita sul terrazzo dove sapevo di non avere case attorno, si e’ sentito un crollo e puzza di gas. Poi sono uscita dall’altro lato dove c’erano case crollate, ora stanno scavando, ci sono un sacco di dispersi, un casino. Subito hanno iniziato a scavare tutti quelli che c’erano, poi sono arrivati i soccorsi”, racconta ancora concitata. “E’ la cosa piu’ brutta che mi sia mai capitata”, ripete scuotendo la testa.

Terremoto Ischia, l’esperto INGV: “sismi vulcanici sono più complessi”

I rari terremoti che avvengono sotto i vulcani, come quello di Ischia, sono piu’ difficili da studiare rispetto ai terremoto tettonici, che sono decisamente piu’ numerosi e molto piu’ noti. “Una caratteristica comune a tutti e’ di essere molto piu’ superficiali, al punto da superare molto difficilmente la profondita’ di cinque chilometri”, ha detto all’ANSA il sismologo Gianluca Valensise, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanolgia (Ingv). “Questo – ha proseguito – accade perche’ al di sotto di cinque chilometri la crosta diventa troppo calda per generare una rottura”. Il fatto che i terremoti che avvengono sotto i vulcani siano superficiali spiega anche perche’ si risentano maggiormente. Spesso, ha proseguito, non e’ semplice studiare i terremoti vulcanici perche’ le stazioni di rilevamento possono essere distanti alcuni chilometri e di conseguenza questo richiede un’analisi piu’ complessa rispetto a quanto avviene nel caso dei terremoti tettonici.

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