Terremoto, manifestanti bloccano la Salaria: “Vogliamo una risposta entro una settimana altrimenti bloccheremo il Paese” [FOTO]

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I manifestanti hanno bloccato la SS ‘Salaria’ a Trisungo, frazione di Arquata del Tronto. “La ri-scossa dei terremotati” il titolo della manifestazione che si svolge in contemporanea a Roma e nei vari luoghi colpiti dal sisma. A Trisungo, sotto le rovine di Arquata, ci sono circa 200 persone, ma la gente continua ad arrivare. Oltre ai terremotati del luogo e di Acquasanta Terme ci sono delegazioni di Castelluccio, Cascia, Samugheo. “Rispettate il nostro dolore e le nostre promesse”, “Non molliamo”, “Arquata vive”, “Arquata non muore” le scritte su striscioni e cartelli. I manifestanti hanno portato un trattore, ma qualcuno ha collocato lungo la strada anche un tavolo con delle sedie. Sul luogo polizia, carabinieri e polizia municipale.

La statale Salaria con mezzi agricoli, rendendo impercorribile la consolare che attraversa l’area del cratere sismico. Il presidio di Amatrice si e’ popolato di persone sin dalle prime ore del mattino, con la presenza di alcuni comitati civici del territorio nati subito dopo le scosse devastanti del 24 agosto. Si manifesta anche a Grisciano, la frazione di Accumoli dove gia’ ad inizio gennaio si svolse una prima iniziativa di protesta contro la gestione dell’emergenza Terremoto, e in altre 8 “piazze” del Centro Italia, piu’ piazza Montecitorio, a Roma.

“Vogliamo una risposta entro una settimana da parte del governo e dei capi dei gruppi parlamentari di Camera e Senato, altrimenti non ci spostiamo più dalla Salaria e bloccheremo il Paese”. Lo dicono forte e chiaro i cittadini delle zone terremotate. “Sono passati sette mesi di parole – si è sfogata davanti alle telecamere di SkyTg24 Francesca Mileto, tra i coordinatori dell’iniziativa che si sta svolgendo in contemporanea in altre dieci comuni del cratere – e c’è ancora gente che dice ‘bravi’, ma che cosa hanno fatto? Non hanno fatto niente. Nemmeno rispetto per i morti. Non c’è bisogno che vi mandiamo un invito. Avete rotto le p… dovete stare in mezzo al popolo”. 

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