Terremoto a Reggio Calabria, 3 scosse sulle colline: epicentro tra Terreti, Pavigliana, Mosorrofa e Arasì, “è la faglia più pericolosa d’Italia” [MAPPE e DETTAGLI]

Il terremoto di oggi a Reggio Calabria: 3 scosse sulle colline della città, avvertite da decine di migliaia di persone
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MeteoWeb

Si muove la faglia più pericolosa d’Italia: 3 scosse di terremoto nel pomeriggio di oggi, Lunedì 1 Aprile 2019, hanno interessato le colline di Reggio Calabria, in Aspromonte, con epicentro tra Terreti, Arasì, Straorino, Pavigliana, Mosorrofa, Armo e Cardeto. La scossa principale, la prima delle 15.38, è stata di magnitudo 2.9 ed è stata distintamente avvertita da decine di migliaia di persone a Reggio Calabria, soprattutto nelle zone collinari della città. Le altre scosse sono state di minore entità, avvertite lievemente solo nelle frazioni collinari:

  • ore 16:31 – magnitudo 0.9 a 9.9km di profondità
  • ore 15:41 – magnitudo 1.7 a 14.6km di profondità
  • ore 15:38 – magnitudo 2.9 a 12.6km di profondità

Reggio Calabria è una delle città a più alto rischio sismico del mondo. Già distrutta più volte dai terremoti, sorge sulla faglia più pericolosa della Calabria e dell’Italia. Ai microfoni di MeteoWeb, in occasione di altre precedenti scosse verificatesi sempre a Reggio Calabria, Carlo Tansi, esperto dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e dell’I.R.P.I. (Research Institute for Geo-Hydrological Protection), aveva illustrato i rischi dell’area dello Stretto e della Calabria meridionale, ripercorrendo gli eventi storici distruttivi che già in altre occasioni avevano colpito l’area.  Esaltando il ruolo della prevenzione sismica, Tansi spiegava che “devono essere terrorizzati da terremoti di tale magnitudo tutti quelli che hanno costruito case abusive. sicuramente queste persone possono avere seri problemi anche da scosse di magnitudo relativamente piccole. Se dovessero verificarsi scosse di energia più significativa, è chiaro che tutte le case costruite abusivamente eludendo le leggi e le normative, o anche con abusi edilizi parziali come l’aggiunta di piani, è chiaro che in quei casi si deve temere per la propria vita. Ripeto e ribadisco per l’ennesima volta che tutti coloro che hanno realizzato le case secondo la normativa sismica, che è molto rigida, non devono avere assolutamente paura, anche chi ha acquistato case da imprenditori e costruttori seri, che in Calabria sono tanti, può dormire sonni tranquilli, perché la loro casa resisterà anche ai terremoti più forti. Dagli anni ’70 in Italia si è iniziata a diffondere la cultura del rischio sismico e dell’importanza delle costruzioni anti-sismiche, dopo il terremoto del Friuli Venezia Giulia che ha cambiato la mentalità culturale anche della politica per affrontare questi problemi; da quell’epoca sono nate le leggi sismiche poi diventate di anno in anno sempre più restrittive dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980 e quelli successivi fino ai più recenti di L’Aquila e dell’Emilia Romagna, tutti episodi che ci hanno ricordato che la terra è un pianeta vivo e che da costantemente questi terremoti. Non bisogna però dimenticare che va adeguato il costruito, soprattutto i centri storici e tutto ciò che è stato realizzato prima del 1970. Ad esempio in Sicilia, Catania è stata completamente distrutta nel 1693, eppure oggi hanno imparato e capito quant’è importante costruire in modo adeguato, al punto che molti edifici del centro storico etneo sono stati consolidati“.

L’ennesimo monito per un territorio ad altissimo rischio.

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