Terremoto Roma, risentimento del 5° grado Mercalli a Colonna, San Cesareo e Zagarolo: attivata l’unità di crisi

Terremoto Roma, gli aggiornamenti in tempo reale: è una notte di paura nella Capitale
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Il terremoto che ha spaventato Roma nella notte (la scossa si è verificata alle 22:43) è stata di magnitudo 3.6 (dato ufficiale e definitivo dopo gli ultimi ricalcoli dell’INGV) ma nell’area più vicina all’epicentro ha avuto un risentimento sismico del 5° grado Mercalli, precisamente a Colonna, San Cesareo e ZagaroloLa scala Mercalli (ancora molto utilizzata in ambito scientifico, a differenza di quanto molti erroneamente ritengono) non misura l’intensità del terremoto, ma i suoi effetti sul territorio, quindi lo stesso sisma di data magnitudo ha un differente grado Mercalli in base alle zone più o meno vicine all’epicentro e agli effetti del sisma sui territori. Non è una misurazione alternativa a quella della scala Richter (che misura l’intensità del sisma), ma complementare e altrettanto importante. Il 5° grado della scala Mercalli, misurato per quest’episodio a Colonna, San Cesareo e Zagarolo, significa che la scossa è classificata come “piuttosto forte“, cioè “Avvertita anche da persone addormentate; caduta di oggetti“. Intanto nella notte il Ministero per i Beni Culturali ha attivato l’unità di crisi per verificare eventuali danni al patrimonio culturale.

Terremoto Roma, crepe negli edifici a Monte Compatri

Stiamo facendo, insieme alla protezione civile, le verifiche nel centro storico dove sono state segnalate crepe ad alcuni edifici, ma nulla di particolarmente grave“. Lo afferma all’Adnkronos il sindaco di Monte Compatri, Fabio D’Acuti. “In particolare è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per alcune crepe nella casa parrocchiale.  La paura è stata tanta, la scossa è durata all’incirca dieci secondi, ma è stata intensa. Nelle case i soprammobili sono caduti. La gente è scesa in strada, ma ora tutti sono rientrati nei loro appartamenti” ha concluso.

Terremoto Roma, la testimonianza del Sindaco di San Cesareo: “sono scesi tutti in piazza”

Fortunatamente finora non risultano danni a cose e persone, abbiamo la protezione civile che monitora la situazione. Certo, tanta paura, si e’ sentito fortissimo. Sono scesi tutti in piazza“. Cosi’ all’ANSA Alessandra Sabelli, sindaco di San Cesareo, a pochi chilometri dall’epicentro del Terremoto di questa sera nel Lazio. “Io in questo momento non sono in paese – ha detto ancora – ma ho sentito subito il comandante dei carabinieri. Non ci sono danni ne’ a cose ne’ persone ed era tutto sotto controllo. Adesso c’e’ la protezione civile che sta monitorando tutto il territorio. Domattina la prima cosa che faremo alle 7 sara’ il giro di tutti gli edifici comunali, soprattutto la scuola materna. Saranno le prime cose da verificare. Al momento pero’ non ho disposto la chiusura della scuola“.

Terremoto Roma, il Sindaco di Gallicano: “tanta paura ma è tutto ok”

Sono in centro insieme all’assessore ai Lavori pubblici ma non ci sono danni evidenti. Le scuole sono ok, il campanile, che e’ l’edificio piu’ alto del paese, e’ a posto, e cosi’ la chiesa“. Lo riferisce all’ANSA Pietro Colagrossi, sindaco di Gallicano nel Lazio, Comune a pochi chilometri dall’epicentro del Terremoto di questa sera nel Lazio. “Molta paura, ma non sono caduti neanche i calcinacci – aggiunge – La gente e’ scesa in strada, perche’ il Terremoto si e’ sentito benissimo. Il paese si trova su una massa tufacea, quindi si e’ sentito molto bene. Domani la scuola materna sara’ aperta, la abbiamo appena controllata“.

Terremoto Roma, le parole del Sindaco di Roma Virginia Raggi

Al momento la Protezione Civile non ha registrato danni, come non hanno registrato danni né i Vigili del fuoco né la polizia locale. La metro C è stata verificata, ha ripreso il servizio poco prima di chiudere per la chiusura ordinaria di domenica sera”. Lo ha detto all’Adnkronos la sindaca di Roma Virginia Raggi, all’uscita del concerto di Ennio Morricone a Caracalla, commentando la scossa di terremoto che si è sentita nella Capitale. ”Attualmente -ha aggiunto- soprattutto nella zona est ci sono pattuglie della polizia locale che stanno girando per verificare eventuali danni. Comunque non abbiamo ricevuto segnalazioni”.

Terremoto Colonna, le testimonianze dei residenti dall’epicentro

Ero con mia figlia in strada, eravamo uscite a fare una passeggiata per il caldo. Erano le 22.43 quando il terremoto ci ha sorpreso. Avevo già sentito la scossa del Gallicano, a gennaio, ma forte come questa mai. Mia figlia era vicino a me, l’ho abbracciata forte e ho pregato finisse presto“. Lo ha detto all’Adnkronos Daniela, residente a Colonna.

Ho sentito un boato fortissimo, tremava tutto“. Così, all’Adnkronos, Margherita. In strada come tanti altri residenti di Colonna, non vuole rientrare in casa a notte fonda. “Quando ci sono stati gli altri terremoti, L’Aquila prima e Amatrice poi, li ho sentiti bene ma non sono mai scesa in strada. Questo di oggi però è stato forte, ero in poltrona e ho sentito un boato. Continuavano a cadere le cose, i vasi, i soprammobili. Aspettiamo in strada, sperando finisca qui“.

Ho fatto come i portieri, mi sono tuffato al boato e mi sono fatto male alla mano, ma è una fasciatura, niente di importante“. Lo ha detto all’Adnkronos don Ireneo, parroco di Colonna, nella piazza del centro storico insieme ai residenti. “Ero in strada anche io per il caldo, il terremoto mi ha sorpreso e mi sono buttato a terra. Ora sto bene, aspettiamo tutti qui in piazza“.

Qui lo abbiamo sentito forte. La gente che era nel locale si è spaventata. Ci hanno fatto uscire tutti, lasciare le case, così ci siamo ritrovati qui, in attesa che la protezione civile finisca le verifiche di agibilità e ci permetta di rientrare“. Così, all’Adnkronos, Andrea, titolare del ristorante ‘Pause’ a Colonna. “Nel centro storico, a un chilometro da qui, si sono verificati più problemi ma nulla al momento sembra sia crollato“. Con lui altri residenti della zona, amici e parenti in attesa di poter rientrare in casa.

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