Oceano Pacifico, Hawaii nella morsa degli uragani: subito dopo Norman, Olivia minaccerà le isole più da vicino [MAPPE]

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Un uragano dovrebbe passare a breve a largo delle Hawaii, mentre un altro, subito dietro, dovrebbe avvicinarsi molto di più. Seguendo il passaggio a nord-est dell’uragano Norman, Olivia ha il potenziale di passare molto vicino alle Hawaii come uragano o tempesta tropicale. “A causa delle acque calde che circondano le isole quest’anno, potremmo continuare a vedere le tempeste tropicali e gli uragani mantenere maggiore forza mentre si avvicinano alle Hawaii non solo da sud, ma anche da est”, ha dichiarato Dan Kottlowski, esperto di uragani di AccuWeather.

Le acque relativamente fredde a nord e ad est delle Hawaii solitamente agiscono come un cuscinetto contro gli uragani e le forti tempeste tropicali, impedendo loro di raggiungere le isole hawaiane da est. I sistemi tropicali, infatti, hanno bisogno di acque abbastanza calde per acquistare più forza. Solitamente, le tempeste tropicali e gli uragani che si muovono su acque calde a sud delle isole, come Iniki del 1992 e Lane del 2018, hanno una possibilità più alta di mantenere la loro forza. A causa degli effetti di El Niño, le temperature dell’acqua sono notevolmente più alte rispetto alla media intorno a tutte le isole.

Norman, uragano di categoria 2 con venti massimi di 155 km/h, sta seguendo un percorso più curvo a nord-est delle isole. Gli effetti della lontana tempesta (il suo centro dovrebbe passare 320-480 km dalle isole) saranno rappresentati da onde alte lungo le spiagge settentrionali e nordorientali nella giornata di domani, sabato 8 settembre.

Olivia, invece, è attualmente un uragano di categoria 4, circa 2.000 km a ovest della Baja California e seguirà un percorso diverso. “A ovest si sta creando un’area di alta pressione che dovrebbe indirizzare o spingere Olivia molto più verso ovest rispetto a Norman. È possibile che Olivia rimanga su una rotta quasi verso ovest durante la prossima settimana, che potrebbe portare la tempesta vicino alle Hawaii” tra martedì 11 e mercoledì 12 settembre, aggiunge Kottlowski. Motivo per il quale le Hawaii dovrebbero monitorare attentamente gli sviluppi della tempesta. I meteorologi attendono un indebolimento della tempesta quando si avvicinerà alle isole all’inizio della prossima settimana, ma l’entità dell’indebolimento è ancora incerta.

A causa delle acque calde e di altre condizioni favorevoli al mantenimento dell’intensità tropicale, esiste la possibilità che condizioni di tempeste tropicali e uragani si diffondano verso ovest tra le isole dell’arcipelago prima della metà della prossima settimana.

Intanto il Governatore delle Hawaii, David Ige, ha chiesto al Presidente Donald Trump di dichiarare una grave catastrofe per l’uragano Lane che ha sferzato l’arcipelago lo scorso mese. Ige ha dichiarato che lo stato chiederà sovvenzioni federali e altri programmi per coprire i costi della tempesta. Lane ha allagato abitazioni e scuole e innescato frane mentre scaricava piogge torrenziali sulla Grande Isola e Kauai. Sull’isola di Maui i forti venti hanno alimentato anche un incendio. Lane è stato il secondo ciclone tropicale a produrre la maggior quantità di pioggia negli Stati Uniti. Mountain View, sulla Grande Isola, ha registrato oltre 1320 mm di pioggia durante la tempesta.

Rispetto all’attuale stagione degli uragani, la stagione degli uragani del Pacifico centrale del 2015 è stata da record con 15 sistemi a cui è stato assegnato un nome che hanno infranto il precedente primato di 11 stabilito nel 1992 e nel 1994. 1992 e 2015 sono stati entrambi anni di El Niño.

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