Valanga Hotel Rigopiano, l’ultimo bilancio aggiornato: ecco chi sono le 2 vittime, salvati 4 bambini [FOTO e VIDEO]

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Al momento sono 5 le persone estratte dalle macerie e dalla neve dell’hotel Rigopiano di Farindola, una donna e 4 bambini, mentre altre 5 persone sono state individuate ma sono ancora da estrarre“: lo ha dichiarato il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, durante un punto stampa presso la Di.Coma.C. di Rieti sullo stato dell’emergenza.

Attorno alle 16, gli uomini dei Vigili del Fuoco, del Soccorso alpino e della Guardia di Finanza che stanno lavorando da ore, avevano stabilito un contatto con un ulteriore gruppo di superstiti, tre persone, dopo quello di sei trovato in mattinata e una settima persona individuata nel primo pomeriggio. I soccorritori avevano iniziato a parlare con loro ma ancora non erano riusciti a raggiungerli. Dai primi contatti sembrava si trattasse di due bambini e una donna ma quando li hanno trovati hanno visto che erano tre bimbi.

Sono infatti quattro – secondo quanto riferito ieri dal comune di Farindola (Pescara) – i bambini coinvolti nella valanga dell’hotel Rigopiano a quanto si riesce a ricostruire dalle informazioni dei soccorritori. Uno, salvato in precedenza, e’ il figlio di Giampiero Parete, l’uomo che e’ scampato per caso alla valanga e ha dato l’allarme il 18 pomeriggio. Gli altri bambini sono il figlio di Dino Di Michelangelo e Marina Serraiocco, e il figlio di Sebastiano e Nadia Di Carlo. Infine la figlia dei Parete: la mamma aveva inviato i soccorritori che l’hanno salvata a cercarla “nella stanza accanto”.

L’attivita’ di ricerca procede senza sosta: i soccorritori stanno operando in una situazione particolarmente delicata per estrarre le altre 4 persone individuate evitando che le travi del solaio possano cedere, dunque si lavora con estrema cautela. Stanno operando i vigili del fuoco e conducendo un’azione con personale esperto e specifici mezzi.

Identificate le due vittime

E’ Alessandro Giancaterino una delle due vittime accertate della valanga. Lo confermano fonti qualificate. Il riconoscimento del corpo e’ stato effettuato. Giancaterino era il fratello dell’ex sindaco di Farindola (Pescara), ed era il capo cameriere del resort.

E’ stata riconosciuta anche la seconda vittima della valanga di Rigopiano: si tratta di Gabriele D’Angelo, cameriere dell’Hotel. Sono stati i parenti a confermare l’accaduto.

Trovati in zona bar hotel

Il primo gruppo di persone individuate sotto le maceriesi sarebbe trovato nella zona ricreativa dell’albergo, dove c’erano il bar e la sala biliardo. Lo dice il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, aggiungendo che la situazione e’ in continua evoluzione. “Con quella slavina non c’era alcuna possibilita’. E’ davvero un miracolo“, ha aggiunto sottolineando che i soccorritori stanno lavorando in condizioni difficilissime con il rischio di nuove valanghe e la nebbia che e’ scesa sulla zona.

“Si lavora per trovare altre persone e coltiviamo la fiducia di trovare altri dispersi in vita e poterli così salvare“. Ad affermarlo è stato il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico sul posto per coordinare gli interventi di soccorso. Intervistato da Skytg24, Bubbico ha parlato di un “lavoro eccezionale” fatto delle squadre di soccorso e, in particolare, dai Vigili del Fuoco. Persone che si stanno anche esponendo, in alcuni casi, a un “rischio estremo“.

Abbiamo delle altre persone che rispondono alle nostre sollecitazioni“. Lo dice Giuseppe Romano, dei Vigili del fuoco, a Skytg24. Sono stati captati altri segnali: a quanto apprende l’Adnkronos da fonti dei vigili del fuoco, nel corso delle operazioni portate avanti da questa mattina per estrarre le persone trovate vive grazie a un solaio dell’albergo che ha tenuto, sarebbero stati uditi altri rumori provenire dall’interno della struttura. “Si tratta di una struttura collassata – precisano dai vigili del fuoco – non è detto che i segnali in questione provengano da altre persone in salvo, né in quali condizioni eventualmente siano queste persone. In ogni caso stiamo procedendo a fare tutte le verifiche del caso“.

Sono tutte in buone condizioni le persone estratte, ha riferito Marco Bini della Guardia di Finanza. “E’ stato bellissimo il momento in cui li abbiamo trovati. Erano contentissimi e ci hanno abbracciato“. “Abbiamo la speranza di trovarne altri vivi. Potrebbero esserci altre sacche d’aria“. “La neve li ha protetti, assieme alla struttura dell’albergo. La neve come sappiamo a livello tecnico ti protegge molto“.

LaPresse/Vigili del Fuoco
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Stando a quanto si apprende, alcuni sopravvissuti, per restare vivi, hanno acceso il fuoco ed hanno trovato in cucina qualcosa da mangiare. I soccorritori hanno raccontati che si sentiva odore di fumo. Si trovavano infatti tutti nel vano cucina.

Salvi tre dispersi marchigiani

Sono salvi tre dei dispersi marchigiani che si trovavano nell’Hotel Rigopiano. Sono Domenico Di Michelangelo, 41 anni, di Chieti, poliziotto in servizio a Osimo (Ancona), la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, di Popoli, e del loro bambino di 7 anni. Lo conferma il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, che cita fonti “dei familiari e delle forze di polizia“.

“Speranze di trovare altri vivi”

Questo recupero di superstiti ci regala ulteriori speranze“. Lo ha detto Titti Postiglione, responsabile emergenze della Protezione Civile durante il punto stampa a Rieti sul ritrovamento di persone vive nell’hotel Rigopiano. “Saremo tranquilli quando questi saranno tutti adeguatamente assistiti come le prime persone gia’ soccorse“, ha spiegato Postiglione. “Poi capiremo se si tratta di un episodio isolato o di una serie di episodi, e questo guidera’ le operazioni di soccorso. Speranze le abbiamo sempre avute, anche se in questo tipo di operazioni si affievoliscono via via che passa il tempo“.

Il dialogo con l’elicottero: “Sono vivi”

Sono vivi, stiamo lavorando con i colleghi della Toscana e del Piemonte per tirarli fuori, ma sono vivi“. E’ la prima comunicazione con cui viene annunciato che sotto le macerie ci sono sopravvissuti, tra un vigile del fuoco che sta operando tra le macerie dell’Hotel Rigopiano e l’elicotterista. “Ritrovati sei vivi“, ripete l’elicotterista, “grazie caporeparto, sto risalendo”. Subito dopo la richiesta da terra: “Servono coperte ed elicotteri per portarli via perche’ comunque non sono in perfette condizioni”.

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