Volkswagen: la rinascita di un mito, svelata in anteprima la ID. BUGGY [GALLERY]

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ID. BUGGY – Per tutte le spiagge del mondo

La ID. BUGGY: è come se qualcuno avesse catapultato nel futuro l’idea e il gusto per la vita delle dune buggy californiane degli anni sessanta. “Il design purista della ID. BUGGY è l’interpretazione moderna e innovativa di un’icona. Inconfondibilmente una Buggy, ma completamente riprogettata”, ha affermato il Responsabile del design della Volkswagen Klaus Bischoff.

Un veicolo high tech a emissioni zero per l’estate, la spiaggia, la città, che dal punto di vista estetico e tecnico è una variante della piattaforma modulare elettrica MEB. La Volkswagen presenta la ID. BUGGY per la prima volta a livello mondiale in occasione dell’89° Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra. Parallelamente, la Volkswagen introduce in anteprima uno studio vicino alla produzione di serie di una colonnina di ricarica rapida flessibile che potrebbe rivoluzionare l’infrastruttura di ricarica.

Dal boxer al motore elettrico. Il parallelo tra le Dune Buggy dell’epoca e la nuova ID. BUGGY annulla in un battito di ciglia un periodo di cinque decenni: tutte le Buggy degli anni Sessanta presentavano un’elevata modularità, avendo come base il telaio del leggendario Maggiolino; nel posteriore il protagonista era un motore boxer quattro cilindri. Diversi piccoli costruttori decisero di montare sopra il telaio e il motore del Maggiolino un rivestimento in plastica rinforzata con fibre di vetro (PRFV) scrivendo così una pagina della storia dell’auto. La ID. BUGGY lega questo concetto di culto con le possibilità tecniche offerte dalla modernità: la base è ora costituita dall’innovativa piattaforma MEB. Integrata nel sottoscocca, una batteria ad alta tensione. Questa batteria agli ioni di litio alimenta un motore elettrico da 204 CV (150 kW) montato nella parte posteriore. Volendo sarebbe anche possibile integrare un motore elettrico supplementare nell’asse anteriore, per realizzare una trazione integrale.

volkswagen ID. BUGGYSenza tetto né porte. La MEB è la soluzione naturale per unire le proporzioni compatte e il nuovo DNA del design della mobilità elettrica. La ID. BUGGY ne è l’esempio per eccellenza. Il linguaggio di design chiaro e scultoreo fa risaltare il gusto per la guida, che costituisce il carattere distintivo delle Buggy. Per poter godere del vento si è scelto consapevolmente di rinunciare a un tetto fisso e alle porte. L’abitacolo dal concetto minimalista e indistruttibile si contraddistingue perciò per i suoi materiali impermeabili. Lo studio è una 2 posti, ma potrebbe anche essere convertito in una
ID. BUGGY a 2+2 posti.

Powered by Volkswagen, built by X. La carrozzeria costituita da una struttura composita di alluminio-acciaio-plastica è autoportante. Grazie alla sua struttura modulare, la parte superiore della carrozzeria può essere staccata dal telaio MEB. Via libera ai piccoli costruttori e alle startup: proprio come allora, anche lo studio Volkswagen della ID. BUGGY è aperto all’intervento da parte di costruttori esterni. Su questa base è possibile realizzare una Dune Buggy a emissioni zero per una nuova era, adatta a ogni spiaggia: dalla californiana Santa Barbara, alla cinese Yalong Bay, passando per innumerevoli spiagge europee. In generale la MEB offre inoltre a molti costruttori di automobili la possibilità di convertirsi alla nuova base tecnica della mobilità elettrica. All’inizio del 2019 la Volkswagen ha annunciato ufficialmente di voler rendere accessibile la piattaforma MEB per veicoli elettrici anche ad altri costruttori.

Preannuncio di un ulteriore modello ID.? La ID. BUGGY amplia l’offerta per mobilità a emissioni zero del marchio Volkswagen grazie alla piattaforma modulare elettrica: dopo la ID. (segmento compatto), l’ID. BUZZ (monovolume), la ID. CROZZ (SUV) e la ID. VIZZION (berlina), la nuova
ID. BUGGY è il quinto studio basato sulla piattaforma MEB, con il quale la Volkswagen rafforza la gamma della famiglia ID.. A differenza delle quattro concept car precedenti, nella ID. BUGGY si è scelto consapevolmente di non integrare sistemi per la guida autonoma. Deve essere soprattutto veicolo estivo per il tempo libero che permette il divertimento nella guida su brevi distanze. In questo modo viene dimostrato come anche un veicolo a emissioni zero dall’equipaggiamento molto ridotto, qualsiasi sia la variante scelta, possa trovare spazio nella futura gamma di veicoli della famiglia ID.

Aspetti principali

Design esterno – 100% Buggy, 100% ID.

Proporzioni perfette. La ID. BUGGY è concepita per la guida su percorsi sterrati, dune, spiagge. Questo è evidente da ogni prospettiva. Questa Volkswagen è naturalmente predisposta anche per serate rilassate in città. Si fa notare il caratteristico parafango in rilievo, nella fiancata le aperture di accesso ribassate proseguono la linea del parafango e dagli specchietti retrovisori emerge l’ampia spalla sporgente verso l’alto della linea di coda. La linea continua dei parafanghi sospesi, delle aperture di accesso, del cofano anteriore rialzato e della linea di coda ancora più alta, verniciata in Fern Green opaco brillante, circonda l’intero veicolo. La zona inferiore, anch’essa continua lungo tutto il veicolo, è in vernice strutturata scura Grey Tech Blue. L’effetto di questi due colori è brillante: visivamente la parte verde superiore sembra fluttuare sulla parte in blu scuro. Il risultato è un effetto innovativo e leggero. Completamente Buggy, completamente ID..
La concept car open air a emissioni zero è lunga 4.063 mm, larga 1.890 mm e alta 1.463 mm. Corta: lo sbalzo anteriore e posteriore sono rispettivamente di 686 mm e 727 mm. Il passo tra gli assi è di 2.650 mm.

Frontale accattivante. La Volkswagen è uno dei pochi costruttori di automobili al quale è possibile associare immediatamente i veicoli anche senza la classica calandra con il logo VW. Questo avviene perché il design richiama geneticamente il Maggiolino e il Bulli, due miti che non avevano la calandra. Non ne avevano bisogno poiché il motore era posteriore e raffreddato ad aria. Lo stesso avviene anche per la famiglia ID, dal momento che i motori elettrici possono anche fare a meno della ventilazione dinamica. Questo caratterizza anche la parte anteriore della ID. BUGGY. Un’auto completamente nuova ma immediatamente riconoscibile come Volkswagen. Ma non è tutto, con questo studio il team di Klaus Bischoff ha creato un concetto completamente nuovo per un veicolo estivo per il tempo libero: la linea continua del cofano anteriore sembra in effetti quasi sospesa sul massiccio paraurti. Lo stesso vale anche per i fari a LED tridimensionali con luce diurna ovale e luce abbagliante e anabbagliante che sembrano pupille. Visivamente si ha l’impressione che anche gli ovali a LED siano fluttuanti e siano attaccati al veicolo solo nella zona del cofano anteriore. Anche il simbolo VW nella parte anteriore è un elemento a LED. Nel paraurti sono inseriti due robusti occhielli rossi in acciaio per, all’occorrenza, trainare o farsi trainare. Lateralmente e sopra i gusci degli specchietti retrovisori sono montati indicatori di direzione a LED. Tutti questi dettagli insieme conferiscono l’aspetto amichevole e affidabile di un nuovo veicolo adatto a tutti i terreni. Ultima, ma non meno importante, una massiccia protezione sottoscocca in alluminio protegge dai danni l’asse anteriore e i gruppi ausiliari durante il fuoristrada.

volkswagen ID. BUGGYSilhouette fluttuante. Come il cofano anteriore, anche la parte laterale superiore della carrozzeria sembra fluttuare. La sua linea molto caratteristica scorre sulle ruote con cerchi da 18″ e pneumatici offroad (anteriori 255/55 e posteriori 286/60 BFGoodrichÒAll Terrain T/A). La linea si abbassa nella zona di accesso per poi riprendere ad alzarsi. Parallelamente ad essa vi è il sottoporta. Assume la funzione di un’ulteriore protezione sottoscocca; anche qui la scelta del materiale è ricaduta sull’alluminio (verniciato a effetto cromato). L’altezza dal suolo ammonta a 240 mm. La forma risulta complessivamente pulita ed emozionale. Al centro la silhouette aperta concede uno sguardo sugli schienali dei sedili integrali e sul volante multifunzione ID.. Telaio del parabrezza e rollbar sono in Grey Tech Blue.
Il telaio del parabrezza rinforzato costituisce, insieme al rollbar tipo Targa aperto anche lateralmente, una struttura di protezione antiribaltamento. Un tettuccio nel senso classico della parola non esiste. Come tenda parasole e leggera protezione dal maltempo è possibile tendere una copertura cerata nera tra il telaio del parabrezza e il rollbar Targa.

Una coda carica di energia. La linea di coda è molto alta e larga, tipica di una Buggy. Risulta pulita, leggera e tuttavia robusta. Anche qui prosegue la caratteristica linea perimetrale. In colore Fern Green, la parte superiore della coda sembra fluttuare sulla parte inferiore blu scuro. Esattamente come i fari a LED della parte anteriore, i gruppi ottici posteriori tridimensionali a LED sono di forma ovale; la corona esterna è integrata in alto nella zona verniciata nel colore della carrozzeria, il 60% inferiore si libra quindi otticamente al di sopra del livello nero della carrozzeria. Sotto al logo VW illuminato sul posteriore si trova l’interfaccia di collegamento per la ricarica della batteria. Al di sotto si trova una robusta traversa paraurti, dotata anch’essa di occhielli rossi come punto di aggancio per delle funi. Lì accanto sono posizionati gli indicatori di direzione a LED. Al livello più basso, infine, si trova nuovamente una protezione sottoscocca in alluminio.

Design interno – Minimalista, indistruttibile

Open Space indistruttibile. Il mondo delle Dune Buggy anni ’60 e la nuova epoca della mobilità elettrica si fondono a bordo della ID. BUGGY in un’interpretazione innovativa del modello classico. L’abitacolo minimalista si contraddistingue per la facilità di utilizzo e i materiali impermeabili.
Le superfici, pulite come quelle degli esterni, appaiono indistruttibili. Tutti gli elementi perimetrali esterni sono una continuazione della carrozzeria verniciata in colore Fern Green. Con colori abbinati: le zone superiori degli schienali dei sedili in colore Akzent Fern Green. La maggior parte dei rivestimenti interni è realizzata in colore Grey Tech Blue in robusta vernice soft touch. Resistono a una gita sulla spiaggia e a uno scroscio di pioggia estivo in città senza riportare danni. Questo vale in particolare per il pavimento con rivestimento antiscivolo. Il conducente e il passeggero prendono posto sui sedili integrali; i poggiatesta e le guide delle cinture sono integrati negli schienali. Questo assicura una quantità inconsueta di spazio, perché la ID. BUGGY, nonostante il ridotto passo modulare, presenta lo spazioso Open Space tipico della famiglia ID. grazie al propulsore elettrico di dimensioni compatte e agli assi disposti molto all’esterno. Lo spazio offerto da questo Open Space corrisponde a quello di un’auto comparabile di un segmento superiore con trazione convenzionale.

Volante esagonale. Il conducente utilizza un volante multifunzione (a forma di esagono appiattito) con elementi di comando nella fascia trasversale (colore Fern Green a contrasto). Gli elementi di comando reagiscono al tocco (capacitivo); tuttavia, è necessario esercitare una leggera pressione (sensibile alla forza) per impedire l’attivazione involontaria delle funzioni. Tramite i campi illuminati è possibile comandare le funzioni Phone e Media. La corona esterna del volante è rivestita con una pelle idrorepellente (colore Nappa Silver Grey). La corona interna è realizzata in colore Grey Tech Blue. Questa vernice soft touch blu scuro caratterizza anche il vano bagagli nella parte posteriore; il carico viene assicurato tramite cinghie regolabili.

Strumentazione digitale. Anche la concezione del Digital Cockpit è minimalista e quindi abbinata al carattere e al design della ID. BUGGY.
Con l’indicazione nel display “Hey you”, il prototipo saluta il conducente e richiama l’attenzione sul fatto di essere pronto al funzionamento.
Gli ingegneri e i designer della Volkswagen hanno mantenuto intuitivamente comprensibile tutta la logica di comando. Semplici esempi: se il conducente cambia marcia (D, N e R) agendo sulla piccola rotella a destra sul piantone dello sterzo, questo cambio di marcia viene trasmesso direttamente come movimento di rotazione visualizzato nel cockpit digitale: il movimento della rotella e la percezione visiva si fondono. Un altro esempio di logica di comando autoesplicativa sono i pedali: nel pedale dell’acceleratore è impresso il simbolo a freccia triangolare Play, lo stesso utilizzato nel settore dell’elettronica di consumo; il pedale del freno è dotato di una doppia barra verticale per indicare la Pausa. Simboli che vengono compresi in tutto il mondo.

Propulsione elettrica – Emissioni zero

Configurazione variabile. La propulsione a emissioni zero della ID. BUGGY è costituita dal motore elettrico integrato nell’asse posteriore con elettronica di potenza, da un cambio monomarcia, dalla batteria piatta ad alta tensione disposta nel pavimento del veicolo e dai gruppi supplementari integrati nella parte anteriore. Il motore elettrico sviluppa una potenza di 204 CV (150 kW). Al carattere sportivo della ID. BUGGY si adatta perfettamente la capacità del motore di raggiungere da fermo la coppia massima di 310 Nm. In questo modo l’auto elettrica scarica sempre forza sufficiente sull’assale posteriore anche nel fuoristrada. In piena accelerazione su fondo asfaltato, il prototipo raggiunge i 100 km/h dopo soli 7,2 secondi. La velocità massima è limitata elettronicamente a 160km/h. Come alternativa al solo motore posteriore, sarebbe possibile integrare un secondo motore elettrico nell’asse anteriore della ID. BUGGY. In questo caso si suddividerebbe elettronicamente la forza della trazione integrale 4MOTION in frazioni di secondo tra l’assale anteriore e quello posteriore, non appena questo diventa necessario per motivi di dinamica di marcia.

Baricentro sportivo. Indipendentemente che si tratti di trazione posteriore o integrale, è sempre un’elettronica di potenza a gestire il flusso di energia ad alta tensione tra il motore e la batteria. L’elettronica di potenza converte la corrente continua (DC) accumulata nella batteria in corrente alternata (AC). L’elettronica di bordo, invece, viene alimenta a 12 V da un convertitore DC/DC. La posizione della batteria nel sottoscocca agisce positivamente sulle caratteristiche di handling neutro della ID. BUGGY, poiché in questo modo il baricentro si abbassa.

Ricarica rapida flessibile – La rivoluzione della ricarica

Ricarica in qualsiasi parte del mondo. Il marchio Volkswagen Group Components mostra a Ginevra come sarà possibile realizzare e rivoluzionare in futuro la ricarica di un veicolo ovunque ci si trovi, sulla spiaggia, in occasione di festival o in città: una colonnina di ricarica flessibile sviluppata internamente e presentata in anteprima al Salone di Ginevra che può essere installata temporaneamente in un luogo specifico o anche utilizzata come colonnina fissa.

Power bank per veicoli elettrici. Lo studio vicino alla produzione di serie di questa colonnina di ricarica mobile funziona secondo il principio delle power bank, come quelle utilizzate in viaggio da milioni di persone per il proprio smartphone, solo molto più grande e potente. La capacità di ricarica arriva fino a 360 kWh. Grazie alla tecnologia di ricarica rapida DC con potenza di ricarica massima di 100 kW le batterie dei modelli Volkswagen su base MEB si potranno caricare fino all’80% in poco più di una buona mezzora. Se la capacità del pacco batterie montato nella colonnina di ricarica scende sotto un valore definito, la colonnina esaurita viene semplicemente sostituita con una colonnina carica. È sufficiente collegarla in maniera permanente alla rete elettrica per fare in modo che il pacco batterie si ricarichi continuamente e in modo autonomo.

Colonnine di ricarica come pilastro della transizione energetica. Se la ricarica delle colonnine avviene con energia prodotta da fonti rinnovabili, ad esempio con energia solare o eolica, la nuova colonnina di ricarica permette per la prima volta l’immagazzinamento temporaneo di corrente sostenibile. In questo modo la mobilità elettrica riduce a zero le emissioni di CO2.
In particolare in paesi come la Germania, in cui grazie alla transizione energetica viene immessa nella rete un’elevata quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili, parte di questa energia potrà essere per la prima volta immagazzinata, appena la rete di colonnine di ricarica rapida raggiungerà determinate dimensioni.

Una batteria, due vite. La colonnina di ricarica rapida flessibile è inoltre doppiamente sostenibile. Infatti il pacco batteria della colonnina è tecnicamente affine alla futura famiglia di veicoli ID.. Questo concetto non solo presenta il vantaggio della scalabilità con versioni di capacità diversa, ma permette al contempo anche uno sfruttamento secondario delle vecchie batterie dei modelli ID.. Se nel corso del ciclo di vita la batteria di un veicolo scende al di sotto di una capacità residua definita, viene sostituita. Se tale batteria supera successivamente un test approfondito, può essere inserita in una colonnina di ricarica mobile e continuare a essere utilizzata.

Produzione dal 2020 in Germania. Le colonnine di ricarica rapida flessibili contribuiranno ad accelerare lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica.
La divisione Componenti del Gruppo Volkswagen avvierà già nel 2020 la produzione delle nuove colonnine nello stabilimento tedesco di Hannover e le lancerà sul mercato parallelamente ai primi modelli della nuova gamma ID..

volkswagen ID. BUGGYModello storico – California Dreamin’

Origini californiane. L’idea della buggy è nata in California. Qui negli anni ’50 i racer fatti a mano con motori V8 scorrazzavano per la prima volta lungo le dune delle spiagge del Pacifico. Poco dopo sulle spiagge comparvero i primi telai del Maggiolino con rollbar e motori boxer nella parte posteriore. Questa scena fece nascere in Bruce Meyers, che sino ad allora si era occupato della costruzione di barche e tavole da surf, l’idea di una carrozzeria leggera in plastica rinforzata con fibre di vetro. Nel 1964 presentò il suo primo modello: un veicolo rosso fuoco chiamato “Old Red” che iniziò a scrivere la storia dell’automobilismo tra le dune di Pismo Beach, un fantastico scenario tra San Francisco e Los Angeles. Come ingegnere, artista, costruttore di barche e surfer Meyers realizzò la combinazione perfetta tra lavoro e vocazione, creando una nuova categoria di veicoli che in breve tempo entusiasmò centinaia di migliaia di persone con il nome di Dune Buggy o Beach Buggy. All’inizio degli anni ’70 la Buggy Mania raggiunse anche l’Europa. Per questo si devono ringraziare principalmente tre redattori della rivista tedesca Gute Fahrt: questo trio fece effettuare una perizia del modello presso il TÜV e ottenne immediatamente la collaborazione di Karmann, partner di lunga data della Volkswagen, per produrre e realizzare la Karmann GF Buggy.
Da allora tutte le buggy omologate in Germania hanno tratto ispirazione da quella perizia. Fino al culmine del boom delle buggy, negli anni ’80, in Europa molti altri costruttori entrarono sul mercato. Uno dei costruttori più noti e di maggiore successo di piccola serie era l’azienda Apal in Belgio.

Dati tecnici

Base tecnica                                                  MEB – Piattaforma modulare elettrica

Stato                                                            concept car

Propulsione / Autonomia / Prestazioni

Trazione:                                                        motore elettrico (trazione posteriore)

Potenza massima:                                          204 CV (150 kW)

Coppia massima:                                            310 Nm

Accelerazione (0-100 km/h):                          7,2 s

Velocità massima:                                         160 km/h (limitata)

Carrozzeria

Lunghezza:                                                    4.063 mm

Larghezza:                                                     1.890 mm

Altezza:                                                          1.463 mm

Passo:                                                            2.650 mm

Sbalzo anteriore / posteriore                           686 / 727 mm

Altezza dal suolo                                           240 mm

Carreggiata dell’asse anteriore:                       1.589 mm

Carreggiata dell’asse posteriore:                      1.598 mm

Cerchi/pneumatici:                                        anteriori 255/55 R18, posteriori 285/60 R18

Colori:                                                           Fern Green, Grey Tech Blue

Abitacolo / vano bagagli

Posti:                                                             2 – sedili integrali anteriori

Vano bagagli:                                                utilizzo flessibile, con cinghie di fissaggio

Colori:                                                           Fern Green, Akzent Fern Green, Grey Tech Blue

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