Gaia vede i terremoti stellari

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Questa animazione mostra le oscillazioni non radiali rilevate dalla terza data release di Gaia, che fanno muovere la superficie di una stella mentre questa ruota. Le macchie scure sono leggermente più fredde delle macchie luminose, dando luogo a cambiamenti periodici nella luminosità della stella. L’animazione presenta anche una sonificazione di queste oscillazioni, nella quale la frequenza delle stelle rotanti e pulsanti è stata aumentata di 8,6 volte per spostarle nella gamma udibile degli esseri umani. Una delle scoperte sorprendenti emerse dai nuovi dati di Gaia è la capacità della missione di rilevare terremoti stellari - minuscoli movimenti sulla superficie di una stella - che cambiano la forma delle stelle. Si tratta di un obiettivo scientifico al di là di quelli per cui l'osservatorio era stato originariamente costruito. In passato, Gaia aveva già riscontrato oscillazioni radiali che provocano il rigonfiamento e il restringimento periodico delle stelle, pur mantenendo la loro forma sferica. Ma i nuovi dati permettono di individuare anche altre oscillazioni che sono più simili a tsunami su larga scala. Queste oscillazioni non radiali cambiano la forma globale di una stella e sono quindi più difficili da rilevare. Credit: ESA/Gaia/DPAC, CC BY-SA 3.0 IGO » Continua a leggere

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