Astronomia: rintracciato ciò che resta della cometa Elenin

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La cometa Elenin

La cometa Elenin, che tanto ha fatto parlare di sè in passato, è stata rintracciata e fotografata da un gruppo di astrofili italiani, che ne hanno dimostrato l’esistenza della coda luminosa. E’stato l’astrofilo Rolando Ligustri, del Circolo Astrofili Talmassons (Udine) ad avvistare quello che ne resta dopo la sua disgregazione. L’appassionato, che segue la cometa dal lontano 1995 e che vanta all’attivo oltre 140 foto di comete, ha detto in un’intervista all’ANSA: “non l’avevo notata prima perchè la scala d’immagine era troppo piccola”.  ”Si nota da un giorno all’altro – ha osservato – una normale diminuzione di segnale ed entrambe sono state fatte utilizzando un sistema di telescopi robotizzati situati nel New Mexico”. La cometa Elenin come ormai sappiamo, è stata preda di teorie cospirative riguardanti la fine del mondo, l’avvento degli alieni, di terremoti e tsunami in seguito a particolari allineamenti planetari. In realtà si è avuta conferma che la piccola cometa dopo il suo passaggio ravvicinato con il Sole, ha subito una disgregazione, frammentando il suo nucleo. Questo a causa di un’intensa espulsione di massa coronale prima, e del passaggio ravvicinato alla nostra stella poi; nonostante questo, ciò che resta del corpo continua a vagare nello spazio percorrendo normalmente la sua orbita. Se la cometa non si fosse disgregata, l’avremmo vista nei nostri cieli quasi ad occhio nudo da siti particolarmente bui, ma negli ultimi tempi la sua osservazione si è resa particolarmente difficoltosa, tanto da creare dubbi sulla reale magnitudine. Elenin è una cometa non periodica scoperta il 10 Dicembre 2010 da Leonid Elenin, che utilizzò un telescopio robotico nel New Mexico. La sua sigla è C2010 X1 (Elenin), ed è passata ad una distanza molto ravvicinata dalla Terra.

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