Gli enti locali si impegnano per il clima e auspicano che l’Italia si doti di un piano nazionale per l’energia

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Passata l’emergenza gelo, ora l’Italia si doti di un piano nazionale per l’energia. A chiederlo e’ il tavolo di lavoro degli enti locali per il clima che riunisce Aiccre, Alleanza per il Clima, Anci, Comuni Virtuosi, il Coordinamento delle Agende 21 locali Italiane, Inu, Kyoto Club e Upi. “Quanto e’ accaduto nelle settimane passate dimostra la fragilita’ del paese e la necessita’ estrema di ridurre al massimo la dipendenza degli approvvigionamenti che provengono dall’estero, diversificando le forniture. Per questa ragione serve una strategia chiara che delinei il futuro dell’Italia e consenta una pianificazione seria degli interventi”, fa sapere il tavolo di lavoro. Giudizio positivo sul fondo rotativo per Kyoto, anche se “l’iniziativa non puo’ essere lasciata solo ai privati ma va inquadrata in un disegno piu’ ampio e organico di rafforzamento delle pianificazioni degli enti locali. Senza dubbio quindi il Paese deve accelerare la transizione dai combustibili fossili e puntare sulle rinnovabili, al risparmio energetico e ad una maggiore efficienza, nel rispetto di risorse, specificita’ e diverse vocazioni territoriali”. Secondo gli aderenti al tavolo, infatti, e’ necessario includere un sistema di fornitura che garantisca la competitivita’, la sostenibilita’ dei meccanismi attuativi e la razionalizzazione di risorse e fonti utilizzabili, con regole e tempistiche certe e serve un nuovo modello energetico nazionale, che tenga in considerazione e prenda spunto dai migliori piani energetici regionali e locali, capace di rappresentare una guida solida e omogenea in tutto il paese.

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