Terremoto Lombardia, l’assessore Regionale Romano La Russa critica Gabrielli: “lettera assurda”

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“Assurda”. Cosi’ l’assessore regionale lombardo alla Protezione civile, polizia locale e sicurezza, Romano La Russa, definisce la lettera, “arrivata senza preavviso, con la quale il Capo del dipartimento di protezione civile nazionale, prefetto Franco Gabrielli, comunica di avere terminato i fondi e di non prevedere ulteriori finanziamenti per affrontare le urgenze provocate dal sisma nel mantovano“. “Assurdo tanto quanto l’idea di finanziare le opere per la messa in sicurezza, la riapertura dei centri abitati e la garanzia di una sistemazione agli oltre 2 mila sfollati, con i soldi, gia’ miseri -aggiunge l’assessore- che sarebbero dovuti servire per finanziare la ricostruzione in Lombardia, per la quale servono piu’ di 600 milioni di euro. Sino ad oggi ne sono stati stanziati solo 22. Per la messa in sicurezza degli edifici e l’assistenza alle popolazioni ce ne servivano almeno 5, ne abbiamo ricevuti appena 2″. “Vorrei ricordare al presidente Monti -dice ancora La Russache il terremoto non ha colpito solo l’Emilia ma anche la Lombardia. Un particolare, purtroppo, che al governo sta sfuggendo un po’ troppo spesso“.  “Per gestire l’emergenza dei primi 60 giorni successivi al terremoto -ricorda La Russail Governo ha stanziato 50 milioni di euro. Alla Lombardia, sino ad oggi, sono state finanziate opere provvisionali per appena 2 milioni. Una scelta grave ed incomprensibile -secondo l’assessore- visto che per riaprire le zone rosse dei Comuni del mantovano sono necessari, entro la fine del mese, almeno altri 3 milioni di euro“. “Mi chiedo come pensa, il governo, di risolvere la situazione: non vorrei -sottolinea La Russache il presidente Monti, vista l’efficienza dimostrata sino ad oggi dai mantovani, pensi che la Lombardia sia in grado di gestire autonomamente una crisi di dimensioni notevoli“. “Comprendo e condivido lo sgomento dei sindaci -aggiunge La Russae non escludo di essere al loro fianco, martedi’ 24 luglio, quando si presenteranno a Palazzo Chigi per protestare e far sentire al Capo del governo le loro ragioni. Mi auguro che prima di tale appuntamento il presidente Monti si ravveda e ripristini, come richiestogli dal presidente Formigoni, almeno i fondi necessari a coprire le opere provvisionali“.

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