Emergenza caldo e siccità, per l’agricoltura è un inferno: allevamenti senza cibo per mesi!

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”L’afa e il caldo torrido ”bruciano” cereali e foraggi e impennano i costi produttivi delle aziende zootecniche. E ora e’ Lucifero, l’ennesimo anticiclone africano, a lasciare ancora per diversi giorni i campi italiani all’asciutto e a prolungare l’agonia di uno dei settori che sconta di piu’ questa prolungata siccita’, quello zootecnico, che potrebbe pagare pesantemente il crollo dei raccolti di soia (-50%) e di mais (-30%) e l’esaurimento delle scorte di foraggio. Il rischio e’ un importante ricorso all’import, che penalizzerebbe fortemente un settore gia’ fortemente dipendente dall’estero”. Lo afferma in una nota la Cia-Confederazione italiana agricoltori. ”Nelle stalle italiane – spiega la Cia – si teme per un’ulteriore erosione dei redditi, dovuta al moltiplicarsi delle voci di spesa nei bilanci aziendali, su cui adesso grava la spesa aggiuntiva degli alimenti per gli animali e l’aumento della domanda di mangimi, che va a sommarsi alla crescita congiunturale dei costi di produzione e degli oneri burocratici, caratteristica del comparto. A questo si aggiunge l’importante calo produttivo degli animali da latte, dovuto al caldo torrido e all’afa prolungata, che stressano il bestiame, fino ad abbassare la produzione di piu’ del 20 per cento”. ”Il problema dell’esaurimento delle scorte del cibo per il bestiame – continua la Cia – va ad aumentare l’import di un comparto che gia’ vi ricorre ampiamente, soprattutto per quanto riguarda la soia, visto che nel nostro Paese se ne produce appena il 10-15 per cento della domanda interna. Diversa e’ la situazione per il mais, visto che l’Italia puo’ contare su una quasi totale autosufficienza, producendo piu’ del 90 per cento del fabbisogno nazionale. Ma anche per questo comparto produttivo a questo punto si teme per un ricorso piu’ massiccio all’import”. ”E’ per questo -conclude la Cia- che e’ arrivato il momento, non piu’ rinviabile, di operare delle scelte volte a incentivare la nostra produzione di proteine vegetali, favorendo finanziamenti di azioni dedicate, cosi’ come noi proponiamo da tempo”.

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