Scie in cielo, timori sulla terra

MeteoWeb

Un paio di mesi fa, rispondendo alle richieste di alcuni amici che mi chiedevano come si formassero le scie di condensazione che spesso vediamo dietro gli aerei, e cosa le differenziasse dalle “scie chimiche” di cui si parla tanto in alcuni ambienti, ho scritto un articolo su questo stesso sito, che ha riscosso l’approvazione di molti, ma anche accanite critiche dai sostenitori della “teoria del complotto”, nella quale rientra quella delle scie chimiche.

In effetti avevo solo descritto alcune nozioni di meteorologia che portano alla formazione delle scie di condensazione, che spesso vediamo dietro gli aerei e, quanto alle scie chimiche, mi ero limitato a dire che non ci credevo (e non ci credo), in quanto non ho mai visto scie che non possano essere ricondotte a quelle di condensazione e non ho mai provato quelle sensazioni di disagio, di cui parlano i sostenitori di questa teoria, quando in cielo si vedono delle scie a forma di “X”. Per il resto non sono entrato in disputa, in quanto ho pieno rispetto per tutte le persone, anche quando non ne condivido le idee.

Giorni fa, tuttavia, ho letto l’annuncio di una conferenza dal titolo “Scie in cielo, timori sulla terra” ed ho voluto assistervi. L’argomento, me lo aspettavo, era sulle scie chimiche, delle quali la relatrice parlava come di cose certe, che lasciano il cielo di un “colore latteo”. Guardavo le persone intente ad ascoltarla e notavo sui loro volti un certo scetticismo, più o meno come il mio, tuttavia la relatrice ha subito tacciato gli scettici di essere “servi dei padroni”, per cui nessuno ha posto la domanda di “quando” lei o qualcuno dei suoi numerosi amici che erano presenti in sala, avesse visto questo cielo color latte. A me (e forse a tutti i presenti) è sembrato che lei fosse troppo convinta di ciò che diceva, per porle questa domanda apparentemente assurda.

In effetti, quando il cielo è sereno, è sempre stato di colore azzurro e tale resterà anche in avvenire. Se poi qualcuno ha voglia di vederlo di un altro colore, faccia pure, ma non pretenda di convincere tutti.

Ascoltando la relazione, mi è sembrato di capire che l’interesse di spargere dei veleni in cielo, composti per lo più da “minerali pesanti”, era di una certa ditta di fertilizzanti, la quale, secondo i sostenitori della teoria sulle scie chimiche, si è assunta il costoso onere di acquistare un certo numero di aerei “bianchi e senza contrassegni di riconoscimento” (anche se, quando sono in volo, ad alta quota, è difficile riconoscerne il colore, mentre a terra sarebbero ben riconoscibili, tuttavia nessuno è riuscito a fotografarli quando sono parcheggiati nelle aerostazioni), corrompere le Forze Armate di numerose Nazioni affinché ignorino o addirittura sostengano questa iniziativa e chissà quali altre azioni più o meno segrete, per riuscire a fare in modo che i contadini acquistino solamente i fertilizzanti prodotti da questa ditta, che sono immuni ai veleni che lei stessa sparge di nascosto. Per circa una decina di minuti ha angosciato i presenti, profetizzando un progressivo avvelenamento per tutta la popolazione, quasi uno sterminio sulla Terra.

Poi, ad un tratto, ecco la svolta positiva: per difenderci da questi veleni, basta bere degli infusi a base di erbe, soprattutto rosmarino, prodotti da una tal altra ditta. E a quel punto ha invitato sul palco un alto esponente di questa ditta di “prodotti naturali” che, guarda caso, era presente in sala e si è precipitato a salire sul palco. Il tizio, per confermare il suo disinteresse dal punto di vista economico, ha raccontato la vecchia storiella del pover’uomo che quando sta male: “Va dal medico per farsi visitare e lo paga, perché anche il medico deve campare. Poi va dal farmacista per comprare le medicine e lo paga, perché il farmacista deve campare. Però arrivato a casa butta le medicine, perché anche lui deve campare”.

Una volta rotto il ghiaccio l’astuto imprenditore ha dato il nome del prodotto che, a suo dire, scaccia via tutti i veleni sparsi dalle scie degli aerei bianchi e fa tornare arzilli come prima. Indica quindi dove si vende il prodotto ed invita i presenti ad andare a comprarlo subito, in un posto li vicino, anche se involontariamente fa la gaffe di dire che oltre a lui, avrebbero trovato anche la relatrice della conferenza a vendere il magico prodotto. A quel punto, visto che la conferenza era finita e visto che mi è sembrato di avere ascoltato abbastanza, sono andato via, onde evitare di essere coinvolto in discussioni che non avrei condiviso.

Ho voluto scrivere questo piccolo resoconto solamente a sostegno di quelle persone che, come me, sono scettiche a questa teoria, per dire loro che non sono servi di nessun padrone, ma hanno il diritto di credere alcune cose e non crederne altre. Allo stesso modo, rispetto il diritto dei sostenitori delle scie chimiche di credere in ciò che loro vedono evidente, anzi, li sprono ad insistere, chissà, forse un giorno convinceranno anche me o altri increduli come me.

Nel corso della conferenza, rifacendosi alla “teoria del complotto”, la relatrice ha parlato anche di alcune altre azioni segrete messe in atto dalle Grandi Potenze, come l’emissione di “onde radio a bassa frequenza”, che sono responsabili del fenomeno del Niño, il quale è causa di migliaia di vittime nell’America del sud e forse anche su tutta la terra.

Chi volesse invece conoscere la spiegazione scientifica di tale fenomeno, può leggere il libro  “L’Anno del Niño” di Alfio Giuffrida – editore Aracne. In questo libro, che unisce il rigore scientifico alla narrazione letteraria di una  avventurosa storia d’amore, viene spiegata in forma semplice, corredata da numerose figure, anche per chi non ha grandi nozioni scientifiche, la formazione del fenomeno del Niño, che nasce dalla combinazione delle correnti aeree ed oceaniche che scorrono nella fascia equatoriale dell’Oceano Pacifico.

Altre informazioni di carattere scientifico e meteorologico si possono trovare sul sito:  http://alfiogiuffrida.blogspot.com/.

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