Come abbiamo già anticipato stamattina in quest’articolo nei prossimi giorni potrebbero tornare freddo e neve sull’Italia, in modo particolare al centro/nord tra domenica sera e lunedì quando le temperature rischiano di crollare di oltre 10°C con la neve fino a quote medio/basse per il periodo sull’arco Alpino e anche sui rilievi Appenninici centro/settentrionali. Tuttavia questa prospettiva non è ancora chiara al 100%, mancano 4 giorni abbondanti e non è da escludere che l’evoluzione possa cambiare.
Intanto, però, sembra confermata la “bomba” di maltempo prevista per la prossima settimana: anche se parliamo di una previsione a medio termine, la struttura barica e la disposizione sinottica delle varie figure sullo scacchiere europeo lascia pensare che ormai non ci siano più dubbi. Tra 14 e 15 maggio una profonda perturbazione Atlantica si porterà dapprima sulla penisola Iberica, e poi da lì nel Mediterraneo centro/occidentale come possiamo anche osservare da queste mappe. Nei giorni immediatamente successivi, e cioè tra 16 e 18 maggio, arriverà anche sull’Italia, da ovest, con un carico di precipitazioni eccezionale per le Regioni centro/settentrionali a causa delle correnti che, intanto, si saranno disposte da sud/est nel nostro Paese, tanto da riportare molta sabbia del Sahara e anche un’ondata di calore pre-frontale al centro/sud, dove si raggiungeranno temperature elevate proprio in concomitanza con le grandi piogge del nord. Un peggioramento molto intenso, di tipico stampo autunnale, che arriva però nel cuore della primavera, e dopo mesi di piogge continue e ininterrotte. L’emergenza-maltempo in atto al centro/nord, purtroppo, è destinata ad aggravarsi ulteriormente…