Terremoto L’Aquila, il giudice insiste: “quella scossa non era imprevedibile”

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Terremoto L'aquilaIl terremoto dell’Aquila che ha portato al crollo tra gli altri della Casa dello studente ”non era affatto imprevedibile”. Lo sottolinea il giudice del tribunale dell’Aquila Giuseppe Grieco nelle motivazioni sulla sentenza di condanna di 4 imputati e assoluzione di altrettanti, depositate oggi.  Sulla scorta delle indicazioni tecniche, per Grieco il sisma poteva essere previsto ”essendosi verificato in quello che viene definito periodo di ritorno, vale a dire nel lasso temporale di ripetizione di eventi previsto per l’area aquilana”. Periodo che, scrive citando il consulente Luis Decanini, ”e’ stato indicato in circa 325 anni dall’anno 1000”. Inoltre, ”si e’ trattato di un terremoto certamente non eccezionale per il territorio aquilano e assolutamente in linea con la sismicita’ storica dell’area”. La tesi del giudice Grieco e’ molto simile a quella sostenuta dal collega Marco Billi nelle motivazioni della sentenza Grandi Rischi. Billi scrisse che ci fu negligenza umana nel dare false rassicurazioni alla popolazione che in tal modo non adotto’ le tradizionali precauzioni tra cui uscire di casa dopo una forte scossa. La sentenza porto’ alla condanna a sei anni per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose di sette componenti della Commissione Grandi Rischi che il 31 marzo 2009, 5 giorni prima della scossa, si riunirono all’Aquila per fare il punto sullo sciame sismico che da mesi interessava il territorio aquilano.

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