Medicina: un farmaco biologico contro l’artrite in età pediatrica

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Sono tra 2.000 e 4.000 in tutta Europa i bimbi che soffrono della forma più grave di artrite ad esordio in età pediatrica, quella idiopatica giovanile sistemica. Da Madrid arriva un’importante notizia che promette di modificare la terapia di questi piccoli. “Il nostro studio documenta, infatti, un rapido e significativo miglioramento, fino al raggiungimento della remissione, nel 60% dei bambini trattati, mentre oltre il 60% ha potuto togliere il cortisone. Risultati mostrati da un’osservazione a lungo termine, che ci ha permesso di registrare un ulteriore miglioramento rispetto ai dati pubblicati finora“. Ad anticipare all’Adnkronos Salute gli ultimi risultati del trattamento con un farmaco biologico – che saranno presentati all Eular 2013, al via oggi a Madrid – e’ Fabrizio De Benedetti, responsabile del Reparto di Reumatologia e del Laboratorio di ricerca di Reumatologia dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesu’ di Roma. “Il nuovo trattamento – ricorda l’esperto – si basa sull’uso dell’anticorpo monoclonale tocilizumab che inibisce l’attivita’ di interleuchina-6, la molecola dell’infiammazione che e’ prodotta in grande eccesso nei bambini con l’artrite idiopatica giovanile sistemica”. Nel mirino del team di ricerca la forma piu’ grave di artrite cronica in eta’ pediatrica; una forma che nella maggior parte dei bambini esordisce tra i 2 e i 6 anni di eta’, e colpisce secondo le stime “10-20 bimbi ogni 100.000”. E’ caratterizzata da febbre elevata quotidiana, eruzioni cutanee e dolori articolari che costringono il bambino a letto. eular 2013Nella meta’ dei casi i sintomi e, in particolare l’artrite, possono durare anni, anche fino all’eta’ adulta. Maggiore e’ la durata nel tempo della malattia, maggiori sono le deformita’ articolari che impediscono progressivamente ai bambini di correre o di giocare e possono poi determinare handicap funzionale grave, fino a rendere necessario anche il ricorso alla sedia a rotelle. Lo studio clinico con tocilizumab arriva dopo anni di ricerca focalizzata sullo studio di interleuchina-6 e del suo ruolo in questa malattia. Coinvolge 42 Centri di Reumatologia pediatrica di 17 Paesi di 4 continenti, con 112 piccoli pazienti. “I risultati dello studio – dice De Benedetti – mettono a disposizione dei bambini con artrite idiopatica giovanile sistemica una terapia molto efficace; questo permette anche di ridurre drasticamente o addirittura sospendere in piu’ del 60% dei bambini il trattamento con cortisone”. Come per tutti gli anticorpi monoclonali, questo nuovo trattamento deve essere somministrato in centri altamente specializzati. Non solo: ecco l’ultima novita’. “L’osservazione nel tempo di questi piccoli ci ha permesso di notare un altro effetto importante: normalmente questi bimbi non crescono di statura. Ebbene, ora quelli in terapia riprendono a crescere. Non solo, hanno mostrato una sorta di ‘scatto della crescita’ – dice De Benedetti – tanto da recuperare centili e centimetri”. Un aspetto importante “anche dal punto di vista psicologico, e non solo fisico, per il bambino”, sottolinea il medico. Al meeting De Benedetti presentera’ anche i risultati di efficacia con tocilizumab in un’altra forma di artrite del bambino, l’artrite idiopatica giovanile poliarticolare. “Lo studio ha coinvolto 180 bimbi nel mondo e il risultato della terapia biologica e’ stato molto positivo”. L’approccio alle varie forme di atrite cronica nel bambino deve coprire numerosi aspetti (psicologico, riabilitativo), ma anche e sempre di piu’ di farmaci biotecnologici che permettono di raggiungere la guarigione in un’elevatissima percentuale di bambini, conclude l’esperto.

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