Terremoti: a Siena un incontro tra esperti per confrontarsi sul rischio sismico

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sismografoSi parlera’ di valutazione del rischio sismico mercoledi’ 19 giugno all’Universita’ di Siena, durante l’incontro pubblico organizzato dal Dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente, in via Laterina 8, a partire dalle ore 10.15. Le ricerche sui processi tettonici portate avanti negli anni dall’Ateneo senese hanno permesso di chiarire l’evoluzione geologica recente del sistema Tirreno-Appennino-Adriatico. Il modello scientifico geodinamico proposto ha dimostrato di essere valido, ed e’ adottato dalla Regione Toscana per la valutazione del rischio sismico nel territorio regionale. Questo modello scientifico sara’ il fulcro del convegno, che riunira’ esperti di vari atenei nazionali, in modo da dare spazio alla discussione sui principali modelli geodinamici finora proposti. Infatti, l’individuazione di un modello tettonico di riferimento largamente condiviso dalla comunita’ scientifica e’ il punto di partenza per capire la connessione tra terremoti e processi deformativi in atto. Il confronto pubblico su questi temi puo’ avere ricadute molto importanti per la trattazione di problemi ad alto impatto sociale, come la valutazione della pericolosita’ sismica; per questo motivo il seminario e’ aperto al pubblico piu’ ampio, oltre che agli studenti, i dottorandi e i ricercatori. L’introduzione della giornata e l’analisi del modello geodinamico proposto dall’Universita’ di Siena saranno affidati al professor Enzo Mantovani, oltre che ai professori Marcello Viti ed Enrico Tavarnelli. Nel pomeriggio si terranno approfondimenti sulla tettonica delle zone alpino-Padana, dell’Appennino centrale e dell’Appennino meridionale. Concludera’ la giornata una discussione aperta sulle implicazioni dei vincoli presentati e indicazioni sul modello geodinamico piu’ plausibile.

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