”E’ possibile che la crisi sismica emiliana sia stata innescata dalle ricerche sul sito di Rivara effettuate in tempi recenti, in particolare nel caso siano state effettuate delle indagini conoscitive invasive, quali perforazioni profonde, immissioni di fluidi? E’ possibile che la crisi sismica emiliana sia stata innescata da attivita’ di sfruttamento o di utilizzo di reservoir, in tempi recenti e nelle immediate vicinanze della sequenza sismica del 2012?”. Sono questi i quesiti a cui dovra’ rispondere la Commissione internazionale Ichese – commissione tecnico-scientifica per la valutazione delle possibili relazioni tra attivita’ di esplorazione per gli idrocarburi e aumento di attivita’ sismica nel territorio della regione Emilia-Romagna colpita dal sisma del mese di maggio 2012 – che oggi ha diffuso un comunicato tramite l’ufficio stampa della Protezione civile. Oltre ad aver fatto numerose audizioni, la commissione si e’ riunita a Roma nei giorni scorsi e ha compiuto venerdi’ scorso un sopralluogo nei luoghi del terremoto e agli impianti di Cavone. La Commissione – la cui composizione garantisce competenze nei settori della tettonica, sismologia, tecnologia delle perforazioni, sismicita’ indotta e attivita’ di esplorazione e stoccaggio degli idrocarburi – inoltre, ha definito gli argomenti da approfondire nei prossimi mesi, ”per poter rispondere nella maniera piu’ ampia e completa ai quesiti posti, sulla base delle conoscenze e dei dati acquisiti e le modalita’ di redazione dei documenti finali”. ”Ben conscia dell’importanza e della delicatezza del compito assegnatole, e della necessita’ di evitare qualsiasi fraintendimento”, la commissione ha inoltre deciso di comunicare con i media e con il pubblico, durante l’esecuzione dei lavori, unicamente attraverso comunicati. Il rapporto finale e i relativi allegati saranno consegnati al Dipartimento della Protezione Civile.