Intensa esplosione del vulcano Tungurahua, in Ecuador: flussi piroclastici lungo il fianco della montagna

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Tungurahua 2Nella giornata di ieri una grande esplosione, accompagnata da importanti flussi piroclastici, ha generato un pennacchio che ha raggiunto 8,3 chilometri sopra il cratere sommitale del Tungurahua, uno dei vulcani più attivi dell’Ecuador. L’attività, secondo IGEPN, l’Istituto Geofisico del Politecnico Nazionale, è cominciata lo scorso 29 Giugno, facendo registrare nei giorni successivi un aumento graduale e costante dell’attività sismica. Il 13 Luglio sono stati registrati due terremoti al minuto, sino a quando, tra le 22:00 del 13 e le 13:47 (ora italiana) del 14, sono stati registrati 266 eventi di lungo periodo, prodotti dall’infiltrazione di magma nella roccia circostante. Questi terremoti sono il risultato di variazioni di pressione durante il trasporto instabile del magma, un tipo di attività che indica l’approssimarsi di un’eruzione.

TungurahuaL’ESPLOSIONE – Alle 13:48 (ora italiana) del 14 Luglio, il Tungurahua ha prodotto l’esplosione, classificata come intensa, seguita da emissione ad alta energia che si è estesa sino alle 2:40 della scorsa notte. Pochi minuti dopo, l’esplosione ha generato una colonna di nube che ha raggiunto un’altezza di 5,1 chilometri sul cratere sommitale e grandi flussi piroclastici, il più importante dei quali è sceso lungo il fianco ovest della montagna raggiungendo il fiume Chambo, più a valle. E’ stato alle 13:42 che il pennacchio ha raggiunto la massima altezza di 8,3 chilometri, quando la nube di cenere si è diffusa a nord, a ovest e a sud del vulcano. Il boato dell’esplosione è stato udito nella città di Guayaquil, distante 32 chilometri. La nube di cenere ha attraversato la parte orientale della città di Quito e sulla provincia di Manabi, determinando un’intensa caduta di cenere per le vie cittadine. Al momento l’intensità del tremore vulcanico sta diminuendo, e alla divulgazione della presente relazione non sono più segnalati flussi piroclastici. Le autorità locali e nazionali sono stati opportunamente informati dal personale dell’Istituto Geofisico del Politecnico Nazionale (IGEPN) sulla comparsa e sullo sviluppo di questo evento. Secondo i rapporti rilasciati dalle autorità cantonali, sono state prese misure adeguate per salvaguardare la sicurezza delle persone che vivono nelle zone considerate più pesantemente influenzate. L’Istituto Geofisico ha inoltre inviato del personale per effettuare valutazioni sulla recente attività e fornire ulteriori informazioni sulla base dei risultati acquisiti.

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