La scoperta dei virus più grandi del mondo e la probabile revisione dell’albero della vita

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VIRUSGrazie ad uno studio pubblicato dal team di Jean-Michel Claverie e Chantal Albergel a Marsiglia, presso il Cnrs (Centro Nazionale delle Ricerche francese) e dopo aver ottenuto la copertina della rivista Science, sono ormai noti i due virus più grandi del mondo.
Come spiega il presidente della Sibe (Società Italiana di Biologia Evoluzionistica), nonché ricercatore dell’Università di Milano-Bicocca Maurizio Casiraghi, per molto tempo i virus sono stati considerati come entità biologiche non viventi e per questo sono stati esclusi dall’albero della vita costituito da 3 rami, che rappresentano gli eucarioti( animali, piante e funghi), i batteri e gli archea (organismi simili ai batteri che vivono in condizioni estreme).
Quindi, la scoperta di questi due virus giganti, i cosiddetti Girus (giant virus), impone una riapertura della questione e magari essi potrebbero entrare nell’albero della vita, collocandosi su un ramo a sé.
I due giganti sono stati battezzati come Pandoravirus , per via della loro forma a vaso e per i tanti rebus che creeranno ai biologi.
Il Pandoravirus salinus e il Pandoravirus dulcis sono stati scoperti nei sedimenti alla foce del fiume Turquen in Cile e in fondo a un laghetto di acqua dolce, nei pressi di Melbourn, in Australia.
Essi sono visibili persino al microscopio ottico e sono più grandi dei batteri parassiti, con dimensioni un centinaio di volte superiori alla media, tanto da battere il record del Mimivirus, scoperto 10 anni fa e considerato, fino a questo studio, il virus più grande del mondo.
I loro genomi contengono rispettivamente 1,9 milioni e 2,5 milioni di paia di basi,  mentre il virus tradizionale si ferma a poche migliaia.
Le loro caratteristiche genetiche li rendono unici e, come Jean-Michel Claverie afferma, la loro quasi contemporanea scoperta in località così distanti,  ci fa pensare al fatto che potrebbero trovarsi ovunque.

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