L’estate è finita, attenzione a influenza e raffreddore da ora in poi sempre in agguato: come prevenirli

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influenzaL’estate si e’ da poco conclusa: creme solari, costumi e occhiali da sole stanno lentamente lasciando il posto a pantaloni lunghi, maglioni e sciarpe. Complice l’abbassamento delle temperature, la prossima stagione influenzale 2013-2014 e le malattie da raffreddamento si preparano dunque a fare la propria comparsa e a mettere a letto molte persone, tra grandi e piccoli. Per la prevenzione ed il controllo dell’influenza stagionale, anche quest’anno il ministero della Salute ha emanato la Circolare annuale con le raccomandazioni e le indicazioni: il Dicastero prevede di vaccinare il 75% degli ultrasessantacinquenni e dei gruppi a rischio di tutte le eta’, come obiettivo minimo perseguibile, e il 95% come obiettivo ottimale. “L’influenza- ha dichiarato Giuseppe Di Mauro, presidente Sipps- e’ una delle piu’ comuni malattie nel mondo e, al tempo stesso, rappresenta una potenziale minaccia di pandemia. E’ un grave problema che affligge la sanita’ pubblica a causa della ubiquita’, contagiosita’ e variabilita’ antigenica dei virus influenzali, oltre all’esistenza di serbatoi animali e delle possibili gravi complicanze. Siamo convinti che la vaccinazione antinfluenzale rappresenti il mezzo piu’ efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze. Tengo inoltre a sottolineare l’efficacia dei vaccini antinfluenzali: la loro composizione viene infatti aggiornata ogni anno”.
Influenza prevenzioneI dati forniti dal sistema di rilevazione Influnet, attivo dal 1999, mostrano un’incidenza media di periodo pari a 3,5 casi per 1.000 per settimana, per tutta la popolazione e rilevano, per le settimane di picco dell’epidemia influenzale, incidenze variabili da 5 a 14 casi per 1.000. “Rapportando tali dati alla popolazione italiana- ha spiegato Gianni Bona, vicepresidente Sipps- si stima che ogni anno vengano colpiti, in media, da sindromi simil influenzali (ILI) circa 5 milioni di soggetti (con circa 8 milioni di soggetti colpiti negli anni di picco). I bambini e adolescenti fino ai 14 anni contraggono di piu’ e per primi l’infezione contribuendo maggiormente alla diffusione della epidemia; i soggetti >65 anni sono quelli che pagano il maggior prezzo in termini di mortalita’ per le complicanze ad essa dovute”.
febbreLe raccomandazioni emanate dall’Organizzazione Mondiale della Sanita’ – per l’aggiornamento della composizione del vaccino antinfluenzale per la stagione 2013/2014 per l’emisfero settentrionale – sono il risultato dei dati di sorveglianza virologica forniti da tutti i Centri nazionali di riferimento (Nic), afferenti alla rete internazionale dell’OMS, attualmente composta da oltre 130 laboratori. Nello specifico, i virus che dovranno essere contenuti nel vaccino nella prossima stagione sono: – A/California/7/2009 (H1N1)pdm09-like virus (presente anche nel vaccino 2012-2013); – A(H3N2) virus antigenically like the cell-propagated prototype virus A/Victoria/361/2011 (presente anche nel vaccino 2012-2013); – B/Massachusetts/2/2012 (B/Yamagata lineage), nuova variante. Il vaccino antinfluenzale e’ indicato nel periodo che va da meta’ ottobre a fine dicembre, per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni. Tuttavia, la vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrono un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso contraggano la malattia e ai soggetti che hanno un’eta’ superiore ai 65 anni. La protezione indotta dal vaccino comincia due settimane dopo l’inoculazione e prosegue per un periodo di sei-otto mesi, per poi declinare. Per questo motivo e’ necessario rivaccinarsi ogni anno. I vaccini antinfluenzali contengono solo virus inattivati o parti di questi: non possono, dunque, essere responsabili di infezioni da virus influenzali. “La vaccinazione- ha concluso Luciano Nicolosi, responsabile Gruppo di lavoro vaccini e vaccinazioni Sipps- oltre ad una protezione soggettiva garantisce la salvaguardia di quanti sono a contatto con il vaccinato (‘protezione di gregge’), impedendo in tal modo la diffusione del contagio ai conviventi e contatti. La Sipps auspica che tale vaccinazione, praticabile a partire dal sesto mese di vita, possa essere attivamente offerta a tutti i soggetti in eta’ pediatrica a rischio di conseguenze gravi, perche’ portatori di patologie croniche, in particolare dell’apparato respiratorio e cardio-circolatorio, come indicato nella Circolare del Ministero della Salute”.

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