Satellite Goce destinato a cadere sulla Terra: impatto il 15-16 Ottobre in un’area ampia 900 Km

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Credit: ESA
Credit: ESA

Come già anticipato in questo articolo, circa 250 chilogrammi di frammenti del satellite europeo Goce (Gravity Ocean Circulation Explorer) potrebbero precipitare sul nostro Pianeta. Ribattezzato la Ferrari dei satelliti, Goce ha concluso la sua missione e il suo motore altamente tecnologico lo dovrebbe tenere nell’orbita di 224 chilometri fino a che non esaurira’ il carburante. Ma tra circa un mese – le date ipotizzate sono il 15 o il 16 ottobre – iniziera’ a cadere verso la Terra e, dopo la missione Isee-2, si trattera’ del primo rientro incontrollato di un satellite.
Lungo 5,3 metri e pesante 1,1 tonnellate, all’impatto con l’atmosfera potrebbero resistere circa il 26 per cento del satellite. Si calcola che potrebbero restare intatti da 40 a 50 frammenti dal peso complessivo di 250 chilogrammi. Sono alte le probabilita’ che i detriti finiscano in mare, ma al momento non e’ possibile fare calcoli precisi. Secondo calcoli preliminari, la zona d’impatto sarebbe ampia circa 900 chilometri. A cercare di “controllare”, per quanto sia possibile, la caduta di Goce e’ l’Inter-Agency Space Debris Coordination Committee, il comitato di coordinamento tra le varie agenzie spaziali, mentre all’interno dell’Esa il comportamento del satellite e’ seguito dallo Space Debris Office. Lanciato dall’Esa nel 2009, Goce e’ stato il primo satellite a fornire la mappa del campo gravitazionale della Terra. E’ stato costruito con l’apporto di diverse industrie europee ma sotto la guida di Thales Alenia Space Italia e poi integrato a Torino.

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