Clima: la convergenza tra Usa e Cina dopo anni di polemiche

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usa-a-cina_0Le divisioni fra Stati Uniti e Cina hanno minato il dibattito sul riscaldamento globale sin dal 1992, quando le Nazioni Unite vararono la loro Convenzione sui mutamenti climatici. Quelle stesse divisioni hanno causato il fallimento dei colloqui a Copenaghen, nel 2009. Recentemente, pero’, “la Cina ha superato gli Stati Uniti come primo produttore mondiale di gas serra; Pechino e Washington stanno cosi’ scoprendo una crescente unita’ d’intenti e interessi sul piano climatico”. Zhang Haibin, professore di relazioni internazionali presso l’Universita’ di Pechino ed ex consigliere del ministero del Commercio cinese, sostiene che “sebbene la collaborazione sul clima con gli Stati Uniti rimanga difficile, esiste almeno il tacito accordo di non minare i negoziati, e a livello governativo si comincia a parlare un linguaggio comune”. Per tale ragione, riporta il “New York Times”, i protagonisti del dibattito sul clima sperano che il summit di Varsavia, e la nuova attitudine alla collaborazione e al confronto fra le prime Potenze globali, “possa portare alla stesura di una nuova Convenzione sui mutamenti climatici entro il 2015”. La svolta nell’atteggiamento della Cina, sottolinea il quotidiano Usa, e’ dovuta non soltanto a ragioni d’immagine, ma anche alla realta’ di un Paese “soffocato dall’inquinamento di centinaia di impianti a carbone, che sta portando Pechino a investire miliardi di dollari in fonti di energia alternative per le sue metropoli”. Negli Usa, invece, la crociata del presidente Barack Obama contro il carbone “si muove sull’onda delle campagne mediatiche condotte dagli attivisti per l’ambiente e la salute pubblica”.

 

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