Ambiente, ANBI: ecco il piano per ridurre il rischio idrogeologico

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rischio_idrogeologico“Con l’anno nuovo ripresentiamo il Piano per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico, che contiene le azioni proposte e progettate dai Consorzi di bonifica e fatto di migliaia di interventi immediatamente cantierabili e capaci di apportare una significativa riduzione del rischio idrogeologico e un incremento occupazionale”. Lo ha affermato con gran forza Massimo Gargano, presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.). “Servono oltre 7 miliardi – ha aggiunto Gargano -, una cifra enorme, ma che puo’ essere reperita, utilizzando lo stesso sistema gia’ attuato per il Piano Irriguo Nazionale, cioe’ mutui quindicennali, a totale carico dello Stato che possono essere erogati sia da Banche che dalla Cassa Depositi e Prestiti. Bisogna pero’ decidere con urgenza, smettendo l’irresponsabile rito di dimenticare il grave dissesto idrogeologico del Paese appena ritorna il sole”. “Gli studi evidenziano che le bombe d’acqua causano i danni piu’ gravi nei pressi degli argini, dove qualcuno, pero’, continua ad autorizzare costruzioni – ha proseguito Gargano – e non si dica che mancano le risorse, perche’ e’ stato speso solo lo 0,1% delle risorse per la salvaguardia idrogeologica, destinate dal CIPE”. “Occorre ripensare le strategie, ridefinire gli obiettivi ed i quadri programmatori, ripensare le politiche e gli strumenti normativi e operativi – ha dichiarato Gian Vito Graziano, presidente Consiglio Nazionale Geologi – per uscire dal paradosso di un Paese che non riesce a passare dall’emergenza alla gestione ordinaria del territorio.Una politica sostenibile di uso del suolo e di riduzione del rischio idrogeologico non puo’ non passare attraverso una nuova legge di governo del territorio, che prenda a riferimento il bacino idrografico e non piu’ i limiti amministrativi”.

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