Il Cubo di Rubik, giocattolo simbolo dell’ingegno europeo

MeteoWeb

RubikIl cubo di Rubik (noto anche come “cubo magico”), celebrato oggi da un doodle di google per il 40° anniversario dalla sua nascita, è stato inventato nel 1974 ed è in poco tempo diventato il gioco che ha caratterizzato i primi anni 1980, raggiungendo il suo massimo di popolarita’ nel 1980-1981. Nel 1986 il New York Time ne ‘decretava’ la morte: va in cantina o per la sua eleganza e creativita’ puo’ finire – affermava il quotidiano – nella collezione permanente del Museum of Modern Art.

Di recente, invece, e’ tornato alla ribalta, complice anche Edward Snowden, la ‘talpa’ del datagate, che per farsi riconoscere da due giornalisti ai quali aveva dato appuntamento a Hong Kong si era munito di un cubo di Rubik. Una scena simile a quella del film ‘Duplicity’, in cui le spie Julia Roberts e Clive Owen si erano riconosciute proprio per essere in possesso di un cubo. Alla presentazione della mostra negli Stati Uniti, in New Jersey, anche l’inventore del cubo, Erno Rubik, che lo ha inventato come la soluzione ai problemi strutturali che assillano un professore di architettura, l’occupazione di Rubik nel 1974.

Rubik – in un’intervista al New York Times – ammette di non aver mai immaginato che il ”suo cubo”, come lo chiama, sarebbe diventato universale. Rubik era infatti convinto che avesse un valore intellettuale e che, quindi, come tutti gli oggetti con valore intellettuale sarebbe stato difficile da vendere. Invece ne sono stati prodotti fra 1 e 2,5 miliardi, assumendo che ce ne siano stati cinque contraffatti per ogni cubo legale venduto.

Sono felice di vedere l’impegno della Commissione europea per sostenere l’innovazione, la creativita’ e la ricerca scientifica, ispirando i bambini e i giovani, favorendo la loro curiosita’ e incoraggiandoli a trovare le soluzioni“, ha dichiarato di recente Rubik, l’inventore del famoso cubo. Nei mesi scorsi, infatti, la Commissione europea ha celebrato il “cubo magico” definendolo  “un simbolo del percorso dal caos all’ordine”.

Condividi