La qualita’ dell’aria e’ destinata a peggiorare in buona parte del pianeta e non e’ solo per esclusiva colpa dell’uomo: saranno i cambiamenti climatici, infatti, a portare per piu’ della meta’ della popolazione mondiale a un aumento delle condizioni atmosferiche ‘stagnanti’ responsabili dell’inquinamento, soprattutto nelle aree tropicali e sub-tropicali. E’ il risultato di una ricerca pubblicata su Nature e condotta da Daniel Horton, climatologo della Stanford University in California che ha utilizzato 15 modelli di cambiamento climatico per tracciare i cambiamenti nel numero e nella durata degli eventi atmosferici con stagnazione dell’aria. “La maggior parte degli studi sulla qualita’ dell’aria – spiega Horton – si basa sugli inquinanti. Questa ricerca fa un passo indietro e si sofferma sulle componenti meteorologiche o climatiche che possono facilitare la formazione di aria inquinata”. Venti deboli, una bassa atmosfera ‘stabile’ e almeno un giorno con precipitazioni scarse o assenti sono, secondo il ricercatore, i fattori che determinano la stagnazione dell’aria. Secondo i calcoli di Horton e dei suoi colleghi, entro il 2099 il 55% della popolazione mondiale vedra’ peggiorare la qualita’ dell’aria. Vaste zone di India, Messico e Amazzonia potrebbero vedere fino a 40 giorni in piu’ di stagnazione rispetto alla media 1986-2005, con un rispettivo incremento del 40%, 19% e 28%.
Ambiente: più inquinamento per il 55% popolazione mondiale entro il 2100
