In India nel distretto di Pune il rifugio per animali costruito con 20 mila bottiglie e lattine riciclate [FOTO]

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PUNENon è una novità che le classiche bottigliette d’acqua, trasparenti o colorate, possano essere riciclate, per realizzare, nella loro “seconda vita”, oggetti straordinari, come l’imbarcazione Spiral Island, costituita da 250.000 bottiglie di plastica, oppure la casa di Tomislav Radovanic, per la quale ne sono occorse ben 13.500. 20.000 bottiglie riciclate, tra vetro e plastica, sono state invece impiegate nella costruzione di 5 mila metri quadrati di rifugio per animali a costo zero nei distretto di Pune, in India, grazie al contributo di tantissimi followers su Facebook che hanno contribuito a realizzate l’obiettivo di Rebirth, realtà che crea elementi d’arredo di vario tipo con materiali riciclati e dell’associazione PFA (People for Animals), impegnata ad apportare cambiamenti negli stili di vita delle persone per migliorare le condizioni degli animali che protegge.

PUNE 1Tantissimi gli utenti che hanno risposto all’appello, consentendo ai volontari, in meno di due mesi, di completare i lavori, offrendo una casa a centinaia di animali abbandonati. Tutto ha avuto inizio con un post su Facebook, in cui i due promotori dell’iniziativa, che hanno deciso di unire le loro competenze per realizzare lo speciale rifugio, hanno chiesto agli utenti non l’invio di denaro, ma una semplice collaborazione nella raccolta di bottiglie e lattine di plastica dalle loro pattumiere, per poi farle pervenire ai due promotori. Le bottiglie e le lattine, assemblate sapientemente, hanno dato vita ad un’originale clinica veterinaria, esempio di riciclo intelligente, che coinvolge molti collaboratori nella riabilitazione di centinaia di esemplari, ogni giorno raccolti, curati e liberati per far spazio ad altri ospiti più bisognosi.

Bottles used for animals rehabilitation center, Shreeda' Story. Photo - Shashank Sane.dnaIntanto il rifugio è in espansione, con 3 nuove ambulanze e nuovi servizi offerti, tra cui la sterilizzazione… ed in esso c’è posto anche per due grandi emù; 2 uccelli che si erano attaccati e feriti a vicenda a causa della fame. Adesso a Pune, oltre alla promozione di attività di sensibilizzazione contro gli abusi e i maltrattamenti che gli animali subiscono ogni giorno, la speranza è che presto possa sorgere un altro centro simile a questo, che abbia a cuore sia la salute dell’ambiente che quella degli animali. A Pune qualcosa si è mosso, ma occorrel’aiuto di tutti noi che dobbiamo agire ogni giorno, dando il nostro piccolo grande contributo nella vita quotidiana. In che modo? Differenziando, riciclando e abituandoci a pensare che il problema dell’inquinamento riguarda tutti gli individui, ad ogni latitudine.

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