Pessimo umore? Vai su Facebook in cerca di chi sta peggio

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pcFacebook e gli altri social network possono diventare, all’occorrenza, il nostro ”stabilizzatore dell’umore”: quando siamo sotto tono e pensiamo di non valere niente, tendiamo a mostrare interesse, di preferenza, per i profili di persone che hanno meno successo di noi, sono meno attraenti o guadagnano meno. Insomma, secondo uno studio di Silvia Knobloch-Westerwick della Ohio State University, usiamo i social network per tirarci su il morale quando serve. Pubblicato sulla rivista specializzata Computers in Human Behavior, lo studio ha coinvolto 168 studenti dell’ateneo Usa. E’ umano confrontarsi con gli altri e tutti tendiamo a farlo piu’ o meno costantemente. Non era chiaro, pero’, finora che questo confronto puo’ avere anche una funzione per migliorare la propria autostima. Ai ragazzi e’ stato chiesto di compiere un test di riconoscimento di volti e poi in modo del tutto casuale gli sperimentatori hanno assegnato loro un punteggio molto negativo o molto positivo (‘terribile’ o ‘eccellente’) indipendentemente dalla reale riuscita di ciascuno ai test. Questo per generare in loro cattivo umore e scarso apprezzamento per se stessi o, viceversa per stimolare la loro autostima. Alla fine del test i giovani potevano guardare su un social network profili di persone – immaginarie – a loro scelta. I personaggi del social si distinguevano o per essere particolarmente attraenti e con un alto reddito o viceversa per essere poco attraenti e non fortunati nemmeno a livello professionale. Ebbene e’ emerso che i ragazzi delusi dalla riuscita pessima al test tendevano ad interessarsi ai profili dei personaggi ”meno fortunati”, non di successo, mentre coloro che avevano ricevuto un voto eccellente preferivano sbirciare i profili di personaggi di successo.

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