Caldo anomalo e siccità flagellano la Siberia meridionale, i venti favonici alimentano devastanti incendi nella Repubblica di Chakassia

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Caldo anomalo e siccità flagellano la Siberia meridionale, i forti venti favonici dai monti Saiani alimentano devastanti incendi nella Repubblica di Chakassia

Proprio in questo periodo dell’anno, grazie al progressivo allungamento delle giornate e all’aumento della luce solare, si inizia a registrare un graduale riscaldamento delle terre emerse, con l’emergere dei primi tepori di stagione. Anche lungo le immense distese siberiane e sulle steppe dell’Asia centrale, dopo il lungo periodo di gelo invernale, si verifica un graduale riscaldamento che tra la fine del mese corrente e Maggio segna il passaggio alla stagione calda. Le temperature cominciano pian piano ad aumentare, mentre la portata del gelo va sempre più a ridursi, pur rimanendo sotto la soglia degli +0°C. In diverse città e villaggi della Siberia centro-occidentale nei giorni scorsi i termometri hanno fatto registrare le prime temperature massime positive, sopra la soglia dei +4°C +6°C.

11013248_893969037293186_5447308095591500455_nSegno che l’aumento termico, indotto dalle cause sopra spiegate, sta cominciando ad interessare buona parte dell’area siberiana, la quale comincia ad uscire dal lungo letargo invernale. L’anticiclone termico “russo-siberiano”, che fra il tardo autunno e l’inverno domina incontrastato sopra tutta la Siberia, l’Asia centrale (sulle ex Repubbliche Sovietiche), è il primo a risentire di questo graduale riscaldamento. Difatti, il riscaldamento del terreno e l’aumento dei valori termici nei bassi strati, sono tutti fattori che vanno ad inibire la struttura anticiclonica d’origine termica sin dal proprio interno, favorendo un conseguente indebolimento fino al suo definitivo collasso, ben evidenziato dalle mappe che rappresentano i valori barici a livello del suolo. Addirittura, in alcune Repubbliche della Siberia meridionale, vicino il confine con il Kazakistan, la Cina settentrionale e la Mongolia, è scoppiato pure il primo caldo anticipato di stagione, con i termometri che si sono spinti ben oltre la soglia dei +25°C +26°C.

11118857_894113327278757_3935120711231700735_nSi tratta di temperature davvero eccezionali per il mese di Aprile, specie se registrate nella prima decade di questo. Questo caldo anomalo sommandosi anche alla siccità, dovuta alla carenza di precipitazioni, sta creando moltissimi problemi, soprattutto all’agricoltura di molte regioni della Siberia meridionale. La situazione più difficile la troviamo nella Repubblica di Chakassia (o Khakassia), dove il caldo di questi giorni e la siccità avrebbero fatto divampare vasti incendi, che sotto la spinta dei venti si sono spinti fino ad alcuni villaggi i sobborghi di Abakan, capitale della Chakassia, devastando abitazioni, campi coltivati e interi boschi. I roghi purtroppo avrebbero provocato la morte di almeno 5 persone, mentre almeno una settantina di persone avrebbero accusato dei malori per intossicazione. Le autorità della Chakassia, precisano all’agenzia di stampa Interfax che 11 feriti sono in condizioni gravi. Più di 5mila membri dei servizi di emergenza sono stati dispiegati, con l’aiuto di aerei antincendio, per spegnere le fiamme che hanno interessato più di 30 località. Bisogna anche dire che nella giornata di ieri l’intenso vento da O-SO e Ovest, che ha spazzato la Repubblica di Chakassia con raffiche fino a 72 km/h nella capitale Abakan, ha complicato gli sforzi per estinguere le fiamme.

11062715_894113333945423_7531015678589008653_nIl ministero delle Emergenze ha ordinato oggi l’applicazione di un regime speciale contro gli incendi, che ogni anno bruciano centinaia di migliaia di ettari di boschi e praterie. Da settimane la Repubblica di Chakassia è stata interessata da varie avvezioni di aria piuttosto calda, d’estrazione temperata continentale, che dalla regione autonoma cinese dello Xinjiang si sono dirette verso l’Altaj e i monti Saiani. Dopo aver scavalcato i rilievi dell’Altaj e i Saiani le calde e secche masse d’aria si sono versate in direzione della Repubblica di Chakassia sotto forma di caldi e tiepidi venti da S-SO e SO, capaci di produrre delle brusche scaldate su buona parte di questi territori. Basti pensare che nella capitale Abakan nella giornata di ieri è stata registrata una temperatura massima di oltre +27°C grazie all’effetto favonico prodotto dai venti da SO che scivolavano dalle creste dei monti Saiani verso la Repubblica di Chakassia.

11136669_893969060626517_3076723845497525218_nProprio fra le 02:30 PM e 03:00 PM di ieri, mentre la stazione di Abakan registrata una temperatura massima di ben +27°C, l’umidità relativa crollava per la “compressione adiabatica” che caratterizzava i venti di caduta, attestandosi su valori desertici, attorno il 7% 9%. Questi stessi venti favonici, discendenti dai monti Saiani, con raffiche a tratti anche forti, hanno alimentato i tanti focolai d’incendio che nel frattempo interessavano i boschi alle porte di Abakan. La situazione, fortunatamente, è destinata gradualmente a migliorare già dalle prossime ore grazie al passaggio di un modesto fronte freddo, seguito da aria più fredda proveniente dall’altopiano della Siberia centrale, che dovrebbe portare anche delle piogge e qualche rovescio sulla Chakassia, oltre ad un significativo abbassamento delle temperature che nelle ore notturne potranno spingersi fino a +0°C -1°C nella capitale Abakan. Specie fra domani e la giornata di mercoledì, quando i cieli sereni e le calme di vento notturne potrebbero favorire importanti inversioni termiche.

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