Medicina: gli embrioni modificati in Cina dividono i ricercatori

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“Dobbiamo fare una pausa in queste ricerche e assicurarci che ci sia un’ampia discussione sulla direzione nella quale stiamo andando”

L’embrione modificato in Cina con la tecnica che permette di riscrivere il Dna divide il mondo della ricerca. Ad essere critici nei confronti dell’esperimento condotto nella provincia meridionale di Guangzhou, sono numerosi gruppi di ricerca attivi in Cina. L’intervento, scrive oggi il South China Morning Post di Hong Kong, e’ stato eseguito da Huang Junjiu, professore di biologia all’ Universita’ Sun Yat-sen di Guangzhou, il quale ha affermato che il gruppo e’ riuscito a “scolpire” l’embrione eliminando il gene responsabile della beta thalassemia, una malattia del sangue mortale piuttosto diffusa nella Cina meridionale. Un critico dell’esperimento, il biologo britannico Edward Lanphier, ha sostenuto che “dobbiamo fare una pausa in queste ricerche e assicurarci che ci sia un’ ampia discussione sulla direzione nella quale stiamo andando”. Chen Guoqiang, professore di biologia all’ Universita’ Tsinghua di Pechino, ritiene invece che “se si ascoltano queste affermazioni, allora bisogna bloccare tutte le ricerche sugli embrioni”. Un altro scienziato cinese, Zhao Shimin dell’ Universita’ Fudan di Shanghai afferma che “la modificazione del Dna umano e’ inevitabile. La tecnologia e’ stata usata su piante e animali e il prossimo passo riguardera’ gli esseri umani”. Zhao aggiunge pero’ che questo tipo di ricerca ha i suoi limiti e i suoi rischi. “Camibiare una sequenza genetica puo’ provocare problemi inaspettati e potrebbe portare a trasmetterli da una generazione all’ altra creando altri difetti o malattie”. “Le ricerche – ha concluso Zhao – devono essere portate avanti ma essere strettamente confinate all’ interno dei laboratori”.

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