Missione Rosetta: la “sua” cometa sta per raggiungere la minima distanza dal Sole

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Ci vorranno altri sei anni e mezzo perché la cometa arrivi di nuovo cosi’ vicino al Sole

La cometa di Rosetta, 67P/Churyumov-Gerasimenko, sta per raggiungere la minima distanza dal Sole: l’incontro e’ previsto il 13 agosto alle 04:03 ora italiana, quando passera’ a 186 milioni chilometri dalla nostra stella. Ci vorranno altri sei anni e mezzo perche’ la cometa arrivi di nuovo cosi’ vicino al Sole. L’avvicinamento alla nostra stella sta rendendo sempre piu’ attiva la cometa e per questo la sonda Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e’ stata spostata alla distanza di sicurezza di 300 chilometri. Le particelle di polvere che vengono costantemente scagliate nello spazio potrebbero infatti disturbare i sensori di orientamento e quindi la navigazione della sonda. Non dovrebbe correre rischi invece il lander Philae, nato grazie alla collaborazione tra le agenzie spaziali di Germania (Dlr), Italia (Asi) e Francia (Cnes) e atterrato sulla cometa il 12 novembre 2014. Anche se sulla cometa le temperature sfioreranno gli 80 gradi, nel suo ‘nascondiglio’ che e’ stato chiamato Abydos, Philae e’ in ombra e al fresco. ”Il lander e i suoi strumenti sono in grado di sopportare temperature di almeno 50 gradi centigradi”, dice Koen Geurts, della Dlr. ”E la temperatura nel sito di Abydos – osserva – non sara’ sicuramente piu’ alta di questa”. Sara’ invece difficile stabilire contatti con Philae a causa della distanza con Rosetta. ”La sonda – spiega Geurts – e’ una sorta di stazione di rilancio per i segnali di Philae, e anche se sta volando su regioni della cometa in cui la comunicazione con Philae sarebbe possibile, tuttavia, la grande distanza potrebbe complicarle”. L’ultimo contatto tra Philae e il centro di controllo a Colonia c’e’ stato il 9 luglio 2015. Con l’avvicinamento al Sole la cometa sta perdendo 100 chilogrammi di massa al secondo a causa del riscaldamento e dell’evaporazione del ghiaccio. Il 29 luglio scorso, lo strumento Osiris ha fotografato l’esplosione piu’ potente, da una distanza di 186 chilometri. Le immagini riprese a intervalli di 18 minuti, mostrano un getto di gas, in cui il materiale della cometa viene scagliato nello spazio a velocita’ elevate.

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