La clamorosa ipotesi sulla baracca in legno dell’Ortles: era stata costruita dentro il ghiacciaio?

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I soldati avrebbero costruito la baracca in legno rinvenuta nei ghiacciai del Trentino, direttamente nel ghiaccio

La baracca in legno spuntata grazie allo scioglimento di un ghiacciaio in Trentino Alto Adige, sarebbe probabilmente stata costruita proprio all’interno del ghiaccio, e non coperta successivamente come si era pensato all’inizio.

La scoperta avvenuta nei giorni scorsi sull’Ortles, sulla vetta del Gran Zebrù nella zona di Solda, aveva fatto pensare agli studiosi che si sono occupati del rinvenimento, che un centinaio di anni fa, durante la Grande Guerra, le temperature fossero più alte e che il rifugio di legno costruito con molta probabilità dagli alpini italiani, fosse successivamente stato coperto da ghiaccio e neve.

Con molta probabilità, invece, non è così, dato che i soldati di entrambi i fronti costruivano queste baracche proprio all’interno del ghiacciaio, trovando non poche difficoltà, come si evince da documenti scritti all’epoca proprio dai militari. Le casette di legno in questione venivano costruite a ridosso dei pendii ripidi a causa della carenza di esplosivi, che avrebbero permesso di ottenere una sorta di rifugio naturale nel quale inserire le baracche.

L’attuale aumento delle temperature, dunque, non sarebbe un ritorno a quelle dell’inizio del secolo scorso, ma il ritrovamento rimane comunque importante da un punto di vista storico, dati i ritrovamenti di reperti dell’epoca rimasti intatti all’interno della baracca, mantenutisi bene grazie al ghiaccio.

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