Scossa 3.7 in Toscana: torna il terremoto nel Chianti, paura ma nessun danno

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Spavento tanto, ma nessun danno a persone e cose secondo quanto accertato finora. Il terremoto e’ tornato a battere, ancora di notte, nel Chianti fiorentino dove altri eventi sismici si erano verificati tra dicembre e marzo scorsi, creando non poca apprensione. Alle 3.04 e’ stata registrata una scossa di magnitudo 3.7, a una profondita’ di 9 km, tra i comuni di San Casciano e Greve, nella zona di Montefiridolfi, gia’ epicentro in passato, a sud del capoluogo toscano dove peraltro il sisma e’ stata avvertito cosi’ come pure a Siena, a Prato e anche a Pistoia, riferisce la Protezione civile della Citta’ metropolitana di Firenze. Numerose le chiamate ai centralini di vigili del fuoco e anche della Protezione civile, anche sui social network e’ rimbalzato lo spavento. C’e’ stato chi ha avvertito un boato, il letto tremare, la “botta”.

terremoto oggi toscana firenze (1)Alcune famiglie sono scese in strada, ma si e’ trattato di qualche “caso sporadico”, “non si sono verificate situazioni critiche”, si spiega in una nota delle amministrazioni comunali di San Casciano, Greve, Barberino e Tavarnelle, i territori piu’ prossimi all’epicentro, insieme a Impruneta. “I primi riscontri effettuati dai tecnici comunali e dai volontari della Protezione civile – si aggiunge nella nota dei quattro Comuni – non hanno fatto emergere alcun problema agli edifici. La scossa e’ stata avvertita nettamente da tutta la popolazione chiantigiana”. “Continueremo a monitorare la situazione – commentano i sindaci Massimiliano Pescini, Paolo Sottani, David Baroncelli e Giacomo Trentanovi – in modo da essere aggiornati continuamente sull’evoluzione del sisma che questa notte si e’ verificato – precisano – con un singolo episodio”. Anche il presidente della Toscana si e’ informato, telefonando al sindaco di San Casciano Eventi simili in Chianti, scosse superiori a magnitudo 3, ha fatto il conto la Protezione civile provinciale, si sono verificati gia’ altre 16 volte a dicembre e 2 a marzo, spesso di notte. La scossa piu’ forte il 19 dicembre, 4.1, registrata peraltro di mattina: allora l’Ingv parlo’ di uno sciame sismico – decine e decine le scosse – “di cui era impossibile prevedere la durata”, fu disposta per precauzione anche la chiusura delle chiese, oltre che delle scuole e furono non pochi a dormire fuori casa.

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