Terremoto in Cile, il racconto di un italiano: tanta paura soprattutto per lo tsunami

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“Il problema vero e proprio non è stato il terremoto, che comunque al nord e al sud del Cile ha fatto danni, ma è stata la paura dello tsunami”

La situazione in Santiago è molto calma ora“. Così Riccardo Russo, uno dei ragazzi italiani che stanno partecipando al progetto governativo sull’innovazione digitale Startup Chile (sono novanta da tutto il mondo), commenta all’Adnkronos quanto vissuto nei momenti del drammatico terremoto che ha colpito il Cile. “Ieri noi di LocalJob (l’app su cui i ragazzi italiani stanno lavorando, ndc) eravamo tutti in casa a lavorare e abbiamo subito interrotto quello che stavamo facendo. Ci siamo spaventati, però abbiamo visto che nessuno nel palazzo o per la strada era preoccupato. Santiago è una città pronta a queste cose, sa bene come affrontare i terremoti“. Russo spiega che “il problema vero e proprio non è stato il terremoto, che comunque al nord e al sud del Cile ha fatto danni, ma è stata la paura dello tsunami. Gli abitanti di molte regioni costiere sono state evacuate e sono state portate nelle zone più alte. Ci sono state onde di quattro, cinque metri però non ha fatto davvero tanti danni“. In questo momento Riccardo Russo si trova in viña del mar, nella regione di Valparaiso. “La città -prosegue il racconto- ieri è stata evacuata ma oggi tutto è tornato alla normalità, comprese le strutture in riva al mare che hanno ripreso a lavorare“.

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