Messina senz’acqua: torna in campo l’Esercito

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L’Esercito è di nuovo in campo in città per la nuova emergenza idrica a Messina

Su richiesta della Prefettura, l’Esercito è di nuovo in campo in città per la nuova emergenza idrica a Messina, causata dalla rottura della condotta di Fiumefreddo a Calatabiano, a causa dell’ennesima frana.
Cinque autobotti da 80mila litri stanno lavorando nella parte alta della città, difficile da servire con erogazione diretta. Gli interventi – spiega lo Stato maggiore dell’esercito – hanno permesso la prosecuzione della normale attività didattica in due scuole, il Liceo artistico statale “E. Basile” e l’Istituto Comprensivo “San Francesco di Paola”. Inoltre l’istituto Antoniano di Cristo Re, che si occupa della distribuzione dei pasti per i poveri e all’assistenza delle famiglie bisognose, ha potuto garantire, grazie all’acqua immagazzinata in mattinata, il funzionamento della mensa e del servizio docce.
I quartieri interessati sono: Cep, Minissale, Annunziata Alta (contrada Citola, contrada Sorba), Castane, Giostra, Villa Lina, Santa Chiara, Villaggio Svizzero), San Licandro (zona alta), Giampilieri, Zafferia (contrada Macchia) Santa Lucia sopra Contesse (zona alta), Istituto Ortopedico Scalabrino, Masse (San Giorgio, Santa Lucia, San Nicola), Faro Superiore (Luvarazzi), Torre Faro, Ganzirri. I punti di approvvigionamento cittadino saranno Amam, Mili e Torre Vittoria.

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