Spazio: si apre la caccia alla materia oscura

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Aperta la sfida che coinvolgerà tutti i laboratori alla ricerca dell’attimo perfetto in cui la materia oscura si scontra con quella ordinaria

Tutti i più grandi laboratori al mondo hanno fatto partire la corsa a chi catturerà per primo la materia oscura, che occupa solo il 25% dell’universo. Tra i migliori competitori vi è, senza ombra di dubbio, l’esperimento Xenon1T dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso e dell‘Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Accanto a questo troviamo l’esperimento americano Lux, elaborato dagli scienziati di Stanford e il Large Hadron Collider del Cern di Ginevra, conosciuto come il più grande acceleratore di particelle del mondo e accanto a questo l’esperimento Ams, che è possibile trovare sulla Stazione Spaziale Internazionale. Non vuole perdersi la sfida nemmeno il supertelescopio Cta e il telescopio spaziale Calet. Xenon1T ha l’obbiettivo di assistere alle interazioni tra la materia oscura e la materia ordinaria. Al momento, Xenon1T è lo strumento più avanzato, anche se gli Stati Uniti stanno provando a superarlo con LZ. Un secondo obbiettivo sarebbe quello di poter riconoscere e vedere le particelle prodotto dallo scontro tra le particelle della materia oscura. Anche l’impianto sottomarino Km3, che si vuol realizzare al largo della Sicilia, avrà il suo ruolo all’interno della sfida.

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