Terremoto L’Aquila: attesa assoluzione per i membri della commissione Grandi Rischi

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Ha avuto inizio il processo in Cassazione per i membri della Commissione Grandi Rischi accusati di aver dato rassicurazioni infondate alla popolazione aquilana prima del terremoto

Il 1 Aprile 2009, la commissione Grandi Rischi rassicurò, attraverso affermazioni infondate, la popolazione aquilana. Il 6 Aprile 2009, un terribile terremoto colpì il territorio dell’Aquila causando 309 vittime e diversi feriti. Oggi, si attende la conferma delle possibili assoluzioni degli scienziati, che facevano parte di quella commissione Grandi Rischi. La convalida dell’assoluzione, dichiarata dalla Corte d’Appello dell’Aquila, il 10 novembre 2014, è stata chiesta dal procuratore generale della Cassazione, Maria Giuseppina Fodaroni. Da confermare è anche la condanna a due anni di reclusione per omicidio e lesioni colpose, all’ex vicecapo del settore tecnico della Protezione civile, Bernardo De Bernardinis. Inoltre, in appello era stato anche condannato a risarcire con 40 mila euro, le famiglie di 29 vittime. Tutti erano stati condannati, in primo grado, a sei anni di reclusione; sentenza che fu ribaltata in appello. Il pg Fodaroni spiega che “non è che a De Bernardinis si sia addebitato di non aver previsto il terremoto, fenomeno non prevedibile, ma di aver trasmesso alla popolazione un messaggio rassicurante con una intervista rilasciata poco prima di prendere parte alla riunione della commissione Grandi Rischi nel sostenere che lo sciame sismico può essere letto come scarico di energia favorevole contrariamente a quanto uscito nel corso della riunione in cui si è detto che lo sciame sismico è un fenomeno neutro”. La colpa del tecnico è quella di aver avuto la possibilità di ” rettificare le sue dichiarazioni e la sua comunicazione fuorviante e indebitamente rassicurante lasciando così intendere che il suo messaggio fosse in qualche modo avvalorato dalla comunità scientifica. Dichiarazioni che, hanno esposto la popolazione aquilana agli eventi accaduti”.

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