Petrolio, inquinamento e povertà nel Delta del Niger [FOTO]

  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
/
MeteoWeb

La devastazione ambientale conseguente e la mancanza di un’equa distribuzione della ricchezza, sono le cause determinanti del conflitto che caratterizza il Delta del Niger

Nelle immagini a corredo dell’articolo il molo di Swali, lungo le rive del fiume Nun nei sobborghi di Yenagoa nella regione del Delta del Niger. Quando la Nigeria è diventata una delle maggiori produttrici di petrolio del mondo, nelll’area sono sorti molti siti per l’estrazione petrolifera, tanto che vengono estratti circa 2 milioni di barili al giorno in tutto il Delta.

La maggior parte del gas naturale prodotto viene bruciato, quindi introdotto nell’atmosfera: ne risulta la più grande emissione di gas serra del pianeta. La devastazione ambientale conseguente e la mancanza di un’equa distribuzione della ricchezza, sono le cause determinanti del conflitto che caratterizza l’area.

Condividi