E’ morto Marvin Lee Minsky, il padre dell’intelligenza artificiale

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Domenica sera, a Boston è morto Marvin Lee Minsky, all’età di 88 anni. L’annuncio è stato dato dalla famiglia al “New York Times“. Il decesso è stato causato da un’emorragia cerebrale. Lo scienziato aveva concentrato gran parte delle sue ricerche, nella realizzazione di un calcolatore capace di manipolare sia i dati numerici, che i simboli linguistici. Marvin Minsky, professore emerito di ingegneria elettronica e informatica del Massachusetts Institute of Technology di Boston, ha inventato la microscopia confocale. Insieme a Herbert Simon e a John McCarthy, anche Minsky è considerato il padre dell’intelligenza artificiale. Molte delle sue opere letterarie sono diventati bestseller, tra cui “La società della mente“. Non solo, Minsky è stato consulente per il film “2001: Odissea nello spazio“, di Stankey Kubrick. Nella sua vita ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui: il Turing Award ed il Killiam Award.

Marvin_MinskyBiografia di un genio. Nacque a New York, il 9 agosto 1927. Studiò matematica a Harward e a Princeton, dove conseguì un dottorato nel 1954. Ha iniziato a lavorare presso il Mit, dove ha insegnato come Toshiba Professor of Media Arts and Sciences. Nel 1951 ha costruito lo Snarc, il primo simulatore di reti neurali. Nel 1955, invece, ha inventato un microscopio elettronico, il microscopio con focale a scansione laser, dotato di una qualità di immagini migliori rispetto agli anni precedenti. Nel 1959, coordinò il progetto sull’intelligenza artificiale, contribuendo alla nascita del Mit Artificial Intelligence Laboratory. Fu membro anche della America Academy of Arts and Sciences, dell‘Institute of Electrical and Electronic Engineers, della Harvard Society of Fellows e della League for Programming Freedom. Negli ultimi decenni del XX secolo, invece Minsky è legato alla teoria dei frames cioè degli insiemi di aspettative, che sembrerebbero guidare la nostra esperienza e le nostre azioni quotidiane. L’esistenza è dovuta alla difficoltà che si prova a decodificare stimoli che siano fuori contesto.

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