Ambiente: perché le zone umide sono essenziali per il nostro pianeta?

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Oggi è il World Wetlands Day, la Giornata dedicata alle zone umide scelte dalla Convezione Ramsar, che superano gli oltre 100 milioni di ettari di siti tutelati. Tra le ultime aree inserite nella lista troviamo le Cascate Vittoria ed il sito Monavale Vlei, un’importante zona che si estende in ambiente urbano. Per la salvaguardia di questi siti, il Wwf ha deciso di lavorare con la Convenzione di Ramsar ed il governo dello Zimbabwe. Al momento, il numero di siti tutelati dalla Convenzione è di 2.200. La Convenzione di Ramsar è un trattato firmato da 169 Paesi, che mira alla conservazione e alla tutela delle zone umide per lo sviluppo sostenibile.

zone-umideLe zone umide, cosa sono? Per zone umide si intendono ecosistemi con un’alta biodiversità sulla Terra, che funzionano come delle spugne giganti che assorbono l’acqua delle precipitazioni e la immagazzinano. Queste zone hanno un ruolo importantissimo nella depurazione delle acque perché assorbono le sostanze chimiche, filtrano gli inquinanti e i sedimenti e sconfiggono i batteri pericolosi. Al momento, si ritiene che la superficie delle zone umide sia diminuita del 71%. “Quando celebriamo la Giornata mondiale delle zone umide, ricordiamo alla gente che l’acqua non proviene da un rubinetto; viene da ecosistemi sani e funzionanti – sottolinea Isabella Pratesi, direttore conservazione Wwf ItaliaCon miliardi di persone che dipendono delle zone umide per l’approvvigionamento di acqua, cibo e benessere, questa giornata è una vera e propria pietra miliare. Mentre i leader mondiali pensano a come attuare gli impegni presi nell’ambito degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, la protezione delle zone umide fornisce un contributo significativo al benessere dell’umanità“. Dal 2000 ad oggi, il Wwf sceglie oltre 100 milioni di ettari di zone umide pari al 45% della superficie mondiale totale. In Italia, le zone umide sono fondamentali per la migrazione di uccelli tra Europa, Africa e Asia. Infatti, sono circa due miliardi gli uccelli che ogni anno attraversano l’Italia, per arrivare in Africa. In Italia, quasi il 50% degli uccelli è legato alle zone umide.

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