Una meteora di circa 2-8 metri è esplosa sopra l’Oceano Atlantico meridionale, alle 13:55:09 UT (alle 15:55 italiane), in pieno giorno, precisamente a 30.4° latitudine sud e a 25.5° longitudine ovest, tra il continente Sudamericano e quello Africano (la notizia o il dato si può trovare in questo link http://neo.jpl.nasa.gov/fireball/).
Non è la prima volta che un asteroide cade a questi latitudini sempre nell’oceano atlantico, un evento simile accadde esattamente il 2 gennaio del 2014. Un piccolo oggetto di circa 3m impattò solo un giorno dopo la sua scoperta, fortunatamente in ambiente disabitato (nell’acqua). Ricordiamo l’evento della meteora di ?eljabinsk, in Russia: il 15 febbraio 2013 una meteora di circa 19 metri (secondo l’articolo di Borovi?ka e coautori su Astronomy and Astrophysics, 2016) che senza impattare, ma solo esplodendo in aria, provocò molti feriti (più di un migliaio), un brutto regalo post-San Valentino per i russi quell’anno….L’energia rilasciata fu pari a 500 kT di TNT (sempre dall’articolo di Borovi?ka), all’incirca 30 volte più potente della bomba atomica Little Boy rilasciata ad Hiroshima, ma per fortuna esplose a, pari o più di,23 km di altezza.
Questa meteora del 6 febbraio, pre-San Valentino, per stare in tema, è stata rilevata esplodere a circa 31 km di altezza secondo i dati forniti dalla pagina sui bolidi del JPL (Jet Propulsion Laboratory) di Pasadena (USA) con una velocità d’impatto pari a circa 16 km/s. Un video, gentilmente concesso per questo scritto, effettuato da D. L. Clark membro (e collega dell’autore del presente articolo) del “Meteor group” dell’università canadese “University of Western Ontario”, spiega molto bene visivamente la dinamica dell’impatto: http://physics.uwo.ca/~dclark56/Miscellaneous/Ext/20160206-135509.avi .
L’energia rilasciata è stata calcolata 13 kT di TNT (6853 GJ), circa 50 volte in meno di ?eljabinsk, ma sempre una energia notevole, perché i bolidi in media esplodono con energie minori ad 1 kT di TNT (almeno per i bolidi rilevati negli ultimi 10 anni), insomma si parla di una energia pari a quella rilasciata da bombe atomiche, ma senza radiazioni. Se fosse esplosa sopra una città come successe a Chelyabinsk a pari altezza, questa meteora avrebbe provocato probabilmete una decina o un centinaio di feriti. Per questo rappresenta un evento importante, il quale fa comprendere come sia necessario tenere, ancor di più, sotto controllo questi corpi extraterrestri che superano la barriera naturale della nostra atmosfera, senza la quale, non esisterebbe vita sulla Terra, ma una situazione simile alla Luna: un pianeta pieno di buchi (crateri) e qualche traccia di acqua ghiacciata sotto la superficie.
Per chi ama i segnali radio, ecco il rumore delle meteore al radar dell’ U.S. Air Force Space Surveillance Radar in Texas:
Mattia Alvise Galiazzo


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