Rifiuta la chemio, Airc: il metodo Hamer “senza base scientifica”

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Il “metodo Hamer“, tornato alla ribalta dopo recenti casi di cronaca, “è un metodo basato su premesse non scientifiche che ha già provocato la morte di diversi pazienti”: spiega l’AIRC, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, che sul suo sito chiarisce:

  • Il cosiddetto “metodo Hamer”, anche noto come “nuova medicina germanica” o nella variante della “biologia totale”, si basa su un insieme di teorie che non sono mai state sottoposte a una sperimentazione seria della validità per la cura dei tumori né di altre malattie.
  • Il presupposto, indimostrato, è che il tumore sia il frutto di un conflitto psichico.
  • Oltre a essere infondati, i principi del metodo negano tutto quello che è stato scientificamente dimostrato sul funzionamento dell’organismo sano e di quello malato.
  • Idee razziste e antisemite sono presenti nella cosiddetta teoria del metodo Hamer.
  • Il metodo Hamer rinnega l’uso dei farmaci, provocando nei pazienti che lo seguono gravi ritardi nelle terapie e trasformando così tumori curabili in forme incurabili.

Qual è l’origine del “metodo”?

L’ex medico internista Ryke Geerd Hamer, nato in Germania nel 1935, ha elaborato la sua complessa teoria dopo la morte del figlio Dirk, ucciso nel sonno nel 1978 da un colpo partito dalla carabina di Vittorio Emanuele di Savoia durante una lite all’isola di Cavallo, in Corsica. L’anno successivo Hamer fu colpito da un tumore del testicolo che, dopo la guarigione, attribuì allo shock causatogli dalla morte prematura del figlio. La sua “Nuova medicina germanica” si chiama così perché rappresenta, secondo lui,un’alternativa “germanica” alla medicina clinica ufficiale, che farebbe parte di una cospirazione ebraica per decimare i non ebrei. Nel 1986 un tribunale tedesco ha revocato a Ryke Geerd Hamer la licenza per praticare la medicina, con una sentenza riconfermata nel 2003. Hamer è stato condannato più volte per esercizio abusivo della professione medica e frode e ha trascorso molti mesi in carcere in Germania e Francia. In Italia il cosiddetto metodo Hamer è salito alla ribalta della cronaca dopo il caso di una donna morta di melanoma per essersi fatta “curare” da un medico che ne applicava i principi.

In che cosa consistono il “metodo Hamer” e la “nuova medicina germanica”?

La teoria si basa su cinque affermazioni principali, che Hamer definisce “leggi della biologia”: ogni malattia è causata da un conflitto che coglie l’individuo alla sprovvista; se c’è una risoluzione del conflitto, ogni malattia procede in due fasi, una con conflitto attivo e una di guarigione; esiste una correlazione tra psiche, cervello e organo malato dal punto di vista evoluzionistico; i microbi hanno un ruolo nell’evoluzione e sono in relazione con i tre foglietti embrionali da cui hanno origine gli organi; ogni malattia deve essere intesa come “programma biologico speciale della natura dotato di significato”, creato per risolvere un conflitto biologico inatteso. Per lui, quindi, ogni malattia è causata da un conflitto di tipo psichico, e la guarigione di qualsiasi malattia passa attraverso la risoluzione di quel conflitto. Dal punto di vista scientifico, le pretese “leggi della biologia” illustrate da Hamer non sono altro che invenzioni, in contrasto con quello che è noto e dimostrato sulla fisiologia umana.

Esistono studi scientifici a sostegno del metodo Hamer?

“Dopo uno studio attento della letteratura e delle altre informazioni disponibili, il Gruppo di studio per i metodi complementari e alternativi nel cancro e la Lega svizzera contro il cancro non hanno trovato alcuna dimostrazione che le asserzioni di Ryke Geerd Hamer siano corrette, o che il metodo di cura del cancro che promuove sia efficace” ha concluso l’analisi condotta nel 2001 da un gruppo di esperti riunito sotto l’egida delle due società scientifiche svizzere di oncologia e dell’Istituto elvetico per la ricerca oncologica applicata. La loro raccomandazione è chiara: “Siamo contrari all’impiego di questo metodo nella terapia dei tumori”. All’identica conclusione è giunto il gruppo di ricercatori francesi dell’Istituto nazionale per la salute e la ricerca medica (INSERM) che nel 2011 si è concentrato sulla “biologia totale” – molto simile al «metodo Hamer» – promossa dall’ex medico francese Claude Sabbah.
Espressioni più forti sono state usate dall’oncologo americano David Gorski, direttore della Divisione di chirurgia della mammella alla Wayne State University School of Medicine di Detroit, in Michigan che, al termine di una dettagliata disamina pubblicata sul sito della Società per la medicina basata sulla scienza, l’ha definita una “pericolosa ciarlataneria”.

La cosiddetta “biologia totale” si basa sulle stesse premesse del “metodo Hamer”?

Secondo alcuni dei siti internet che promuovono le idee dell’ex medico tedesco, è stato lui stesso ad affermare che la cosiddetta “Biologia totale degli esseri viventi e della deprogrammazione biologica” promossa dall’ex medico francese Claude Sabbah (anch’egli radiato dall’ordine professionale) sarebbe un plagio della “nuova medicina germanica”. Nel novembre del 2015 Sabbah è stato condannato a due anni di prigione, dal tribunale di Montpellier, in Francia, per avere causato la morte di un malato di cancro attraverso la pubblicità ingannevole della sua teoria.

Quali pericoli corre chi si affida al metodo Hamer?

“Alcune persone che si trovano ad affrontare il cancro sono sfortunatamente facile preda di ciarlatani di questo tipo, secondo i quali le terapie pesanti ma indispensabili contro il cancro sarebbero superflue” sintetizza un documento della fondazione belga contro il cancro. “Essi propongono una soluzione semplice quando una simile soluzione non esiste, e le persone che si fidano finiscono per morire a causa del loro cancro non curato”.
Hamer crede che il cancro, di per sé, non sia mai mortale. Se qualcuno muore durante la fase della malattia in cui vi è un conflitto psichico attivo, ciò è dovuto, secondo lui, a perdita di energia, perdita di peso, privazione di sonno e esaurimento emotivo e mentale. Lo stress legato alla diagnosi (o addirittura alla prognosi negativa proposta dai medici) basterebbe, secondo Hamer, a privare l’individuo della sua forza vitale. Per questo chi segue questo metodo sconsiglia le cure di provata efficacia scientifica, mettendo in grave pericolo la vita dei pazienti. La scelta può infatti portare a gravi ritardi nella terapia e anche tumori curabili al momento della diagnosi, se lasciati a sé senza interventi e farmaci, possono metastatizzare e diventare incurabili.

In conclusione

La teoria alla base del “metodo Hamer” non ha nulla di scientifico, e anzi contraddice molto di ciò che si sa essere dimostrato sul funzionamento del corpo umano e sullo sviluppo delle patologie tumorali. Sia Ryke Gerd Hamer sia Claude Sabbah, che in Francia ha promosso una teoria molto simile, sono stati radiati dalla professione medica e condannati da più tribunali per i danni arrecati ai malati.

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