Forum ministeriale a Trento: lo Spazio non ha limiti né confini

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«Oggi la ricerca spaziale può aiutare ad affrontare le sfide globali dell’umanità, tanto nel Nord quanto nel Sud del mondo. Per alimentare il sogno di un futuro migliore per tutta l’umanità è necessario puntare sulla conoscenza e creare network, come stiamo facendo anche qui a Trento».

Così il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha commentato il Forum Internazionale a livello ministeriale dedicato alla ricerca spaziale e svoltosi a Trento. Per la prima volta, i Ministeri della Scienza, dell’Università e della Ricerca, enti spaziali, le agenzie spaziali e rappresentanti di organizzazioni internazionali, esperti dello spazio di 35 paesi, rappresentanti Africa, America, Asia ed Europa, si sono riuniti, sotto l’egida della Federazione Internazionale Astronautica (IAF), l’Accademia Internazionale di Astronautica (IAA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), per discutere assieme sulle modalità con le quali le agenzie spaziali e le università, possano contribuire concretamente alla sostenibilità dei futuri programmi spaziali per scopi pacifici.

Nel “manifesto” finale fatto proprio da tutte le delegazioni presenti, si afferma – rende noto l’Agenzia Spaziale Italiana – che «lo spazio non è solo il luogo che si trova oltre l’atmosfera terrestre, dove sono i pianeti, le stelle e le galassie, ma un ambiente popolato con tecnologia spaziale e applicazioni che pervadono la nostra vita quotidiana, un ambiente globale, in grado di supportare e trovare soluzioni adeguate per i problemi globali e vincere le sfide necessarie al beneficio del genere umane un ambiente che richiede conoscenze tecniche e scientifiche di alto livello, nonché un approccio multidisciplinare e multitasking, adeguato alla necessaria cooperazione internazionale».

Le Università e le Accademie sono distribuite in tutto il mondo, e hanno un approccio paritetico nei confronti delle attività formative, di istruzione e di ricerca; il loro approccio nei confronti della cooperazione dà l’opportunità di stabilire una rete mondiale di conoscenze a sostegno della ideazione, la preparazione e la valorizzazione delle attività spaziali, a prescindere dalla posizione geografica.

Va sottolineata, poi, la grande influenza e il valore che caratterizzano le diverse Università e Accademie nell’ambito delle diverse discipline e competenze, nello sviluppo tecnologico e nella cultura geografica, grazie al radicato collegamento alla società e alla loro capacità di ispirare le giovani generazioni.

Sulla base di queste premesse il vertice interministeriale di Trento ha individuato tre punti cardini sui quali concentrare la propria azione: il cambiamento climatico, fenomeno che ha i suoi negativi effetti, tra gli altri nei settori dell’agricoltura, della salute, del livello del mare e dell’intero ecosistema marino, come di quello faunistico, senza dimenticare i rischi per le fonti d’acqua del pianeta.

La gestione dei “Big Data”: l’impressionante volume e varietà dei dati forniti dalle attività spaziali di Space Systems rappresenta l’opportunità di esplorare un gran numero di possibili applicazioni a tutela del nostro ecosistema e non solo.

La tutela della Terra: il nostro pianeta complesso e fragile richiede studi, conoscenza e capacità di intervento attuato a livello globale.

Tutti questi casi paradigmatici hanno un impatto globale sulla comunità umana, richiedono comprensione comune ed una educazione innovativa e responsabile, per dare risposte globali coordinate collegate ad un piano di priorità e azioni correlate. «Il manifesto di Trento – spiega Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italianasarà la pietra miliare di un cammino che vogliamo declinare a livello regionale in ogni continente, per dare maggiore evidenza della volontà di collaborare e delle opportunità che lo spazio offre».

L’opportunità di coinvolgere accademie e università nei programmi e nelle attività spaziali ed, in particolare, aumentarne la capacità di realizzazione a livello locale e regionale, unitamente alla necessità di cooperare in modo bilaterale e multilaterale attraverso la condivisione di risorse intellettuali e non, in un approccio coerente, globale ed equilibrato, con l’ambizione di creare una rete mondiale di conoscenza dello spazio e di formare capitale umano per una società inclusiva ed efficace, ha l’obiettivo di collegare a livello globale le persone che utilizzano la scienza e la ricerca spaziale, la conoscenza dello spazio, per una azione coerente e sinergica.

L’obiettivo si integra pienamente con il processo di preparazione dell’UNISPACE + 50 promosso dall’Ufficio di Outer Space Affairs delle Nazioni Unite (UNOOSA) nel 2018 per celebrare il 50 ° anniversario della prima Conferenza delle Nazioni Unite sul Esplorazione e l’Uso pacifico dello spazio extra-atmosferico (UNISPACE), con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione internazionale sulla governance globale dello spazio.

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