Un telefono amico per le donne che ricevono una diagnosi di tumore ovarico. Una malattia ‘cattiva’ che fa paura e disorienta le persone colpite, per le quali quindi informazione e sostegno diventano fondamentali. E’ il progetto di Acto Onlus, alleanza contro il tumore ovarico, illustrato dalla presidente dell’associazione, Nicoletta Cerana, ieri sera a Roma in occasione della cena di beneficenza in ricordo di Mariaflavia Villevieille Bideri, fondatrice e primo presidente di Acto. Un’iniziativa di raccolta fondi sostenuta da Roche proprio a favore del progetto ‘Pronto Acto’. L’idea della prima linea telefonica nazionale di aiuto e sostegno a disposizione delle donne colpite da tumore ovarico e dei loro familiari nasce, ha spiegato Cerana, “dalla volontà di fornire alle donne un punto di riferimento, una voce vera e concreta, oltre alle informazioni trovate su Internet, per superare la solitudine e lo smarrimento che coglie ogni donna al momento della diagnosi. E soprattutto per impedire che il senso di urgenza spinga a scelte di cura sbagliate. Pronto Acto sarà infatti uno spazio di ascolto, di accoglienza e soprattutto di orientamento ai centri di cura specializzati nel trattamento del tumore ovarico, neoplasia estremamente complessa che deve essere trattata solo da specialisti e in chiave multidisciplinare“. Attraverso la linea telefonica dedicata – che si avvarrà della presenza anche di una psicologa e di un legale – le pazienti potranno avere informazioni sulla malattia, sostegno psicologico e consulenza per l’accesso ai benefici previsti dalla legge a livello lavorativo, assistenziale e previdenziale. L’associazione, in occasione della quinta Giornata mondiale sul tumore ovarico che si è celebrata l’8 maggio, ha avviato inoltre – insieme a Zao Organic Make-up e con il sostegno di Roche – la terza edizione di ‘Sguardi d’energia’, campagna in cui, alle pazienti degli ospedali specializzati nella cura del tumore ovarico, viene offerta una settimana di sedute individuali di trucco gestite da make-up artist professionisti. Iniziativa che vuole rispondere al bisogno della donna con tumore ovarico di mantenere la sua integrità come persona e ritrovare l’attenzione quotidiana alla propria femminilità.